Il Metauro
notizie dalla valle del Metauro

I ricordi di Marco, Eugenio de Rocc e quel morso del cane

La famiglia di Eugenio Barberini gestiva la rivendita di prodotti petroliferi della Berloni Petroli nel viale della Stazione.

marco manoniLUCREZIA – Continua il viaggio nella memoria di Marco Manoni tra le famiglie che abitavano Lucrezia negli anni ’40 e ’50.

Ritorno sul lato nord della strada Flaminia, al confine con il comune di Saltara. La famiglia di cui racconto si chiama Barberini. Il capofamiglia si chiamava Eugenio, anche loro avevano un soprannome Rocc.

Eugenio era sposato con Filomena e avevano cinque figlioli: Rina, Arsenio, Rosina, Francesco, Luisa. Eugenio lo ricordo alto, magro e buono di cuore mentre la sua sposa Filomena era una donna dedita alla sua famiglia e non conosco tante cose su di lei perché allora le donne vivevano molto in casa e quando uscivano portavano in testa un fazzoletto che copriva anche parte della fronte. Filomena doveva prendersi cura dei cinque figli.

Eugenio era responsabile di una rivendita di prodotti petroliferi di proprietà della Berloni Petroli che si trovava a metà del viale della Stazione. Erano ancora i tempi in cui il consumo di prodotti petroliferi era limitato alle poche macchine Balilla in circolazione, possedute da pochi come ad esempio: proprietari terrieri, il medico condotto, il farmacista e pochi altri. Questi possedevano anche la moto Guzzi, così nella rivendita di Eugenio si vendevano soprattutto benzina e petrolio.

Ancora non c’era la corrente elettrica ed anche in casa nostra si usavano lumi a petrolio che si acquistava nel negozio di Eugenio.

Ricordo Eugenio come un buono di cuore perché l’ho sperimentato di persona quando ero ancora un fanciullo. Ricordo che babbo Giovanni mi diede una bottiglia per recarmi al negozio di Eugenio e riempirla di petrolio.

Quando ero in prossimità della rivendita un cane mi morse il polpaccio di una gamba. Io iniziai a piangere per la paura e anche perché usciva un po’ di sangue.

Eugenio corse in mio aiuto, mi portò nel suo ufficio, medicandomi e consolandomi, come avrebbero fatto i miei genitori. Questo lasciò in me un dolce ricordo che è rimasto nel mio cuore e per cui sono grato al bravo Eugenio de Rocc!

LEGGI GLI ALTRI RICORDI

La scuola nell’aia della maestra Giulia
Una lucreziana a “Lascia o raddoppia”
La giostra alla festa del Beato Sante
L’osteria della bella Evelina
Peppino de Baltran
La famiglia Antognoli, Levrin
La famiglia “Madori e il miracolo del solaio crollato
La famiglia Vampa, detta Crucin
Felice e la Dina dla Posta
Arsenio de Rok
La generosità della famiglia Marcolini
L’ICA e gli anni del riscatto sociale
Il rito della mietitura del grano
Giusep dla Rosa e la sua porchetta
Una stella del calcio nella famiglia Perlin
I Cardoni e l’incidente bellico di Enzo
Lucrezia e i suoi parroci
La famiglia di Gnero dla Arduina
La famiglia di Ersilio “el spranghin”
A parlar di politica con i figli di Gigin de Facciasecca
Enrico Guidi e i Lali
La famiglia Ciacci detta “Baccarini”

altri articoli