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I ricordi di Marco, a parlar di politica con i figli di Gigin de Facciasecca

Continua il viaggio di Marco Manoni tra le famiglie che abitavano a Lucrezia negli anni '40 e '50

marco manoni coronavirusLUCREZIA – Continuo a raccontare le famiglie che abitavano lungo la strada Flaminia negli anni ’40 e ’50. Incontriamo la famiglia Cipressi, soprannominata Gigin de Faccia secca.

Il suo vero nome era Milziade e sua moglie si chiamava Maria. Avevano sette figli: Ilde, Elvio, Sergio, Elsa, Eleonora, Anselmo e Paola.

Gigin faceva il camionista. Lo ricordo appena perché ero ancora un fanciullo. Ricordo però Sergio ed Elvio perché riuscirono a continuare gli studi dopo le elementari, presero un diploma e, più tardi, un impiego statale. Allora, in campagna, erano pochi quelli che riuscivano ad avere un lavoro in ufficio. Si distinguevano tra i contadini ed i casanolanti sia per i vestiti con la cravatta ed il colore biancastro della pelle a differenza dei campagnoli che erano anneriti dal sole.

A dire la verità rimasero umili ed amici con tutti per questo godevano di stima e simpatia. Io ho conosciuto Anselmo quando era dipendente del mulino Rondina dove anche la mia famiglia andava a macinare grano, orzo e granoturco nelle pesanti macine. Si aveva così il tempo di parlare di tante cose, soprattutto di politica.

Erano ormai passati una decina d’anni da quando l’Italia aveva avuto una svolta determinante quando cioè la Costituente aveva emanato una nuova Costituzione, vennero indette le prime elezioni politiche dopo il ventennio fascista.

Erano i tempi della Democrazia Cristiana di De Gasperi e del Partito Comunista Italiano con Togliatti. Questi due partiti avevano ricevuto la maggioranza dei voti. Poi c’era il Partito Socialista con Nenni , quello Repubblicano con Giorgio La Malfa e il Liberale con Malagodi ed Almirante con il Movimento Sociale. Ma fra la gente c’era tanta confusione dopo venti anni di silenzio sotto lo sguardo delle camicie nere.

Ecco perché c’era tanto da parlare e da capire, ed era ciò che cercavamo di fare io ed Anselmo intanto che le macine giravano creando una dolce cantilena che faceva da colonna sonora ai nostri semplici discorsi sul nuovo sistema politico italiano.

Intanto anche le figlie di Milziade e Maria si maritarono e misero su famiglia tranne Elsa che non si maritò e da single ha dedicato tutta la sua vita a bambini ed anziani, distribuendo dolcezza ed amore.

Questo è il bel ricordo che porto della famiglia Cipressi, conosciuta da tutti come la famiglia di Gigin de Facciasecca.

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