LUCREZIA – Continuo a raccontare le famiglie che vivevano sul lato nord della Via Flaminia. Dopo la famiglia Barberini si trovava la famiglia Baviera, loro non avevano un soprannome.
La famiglia era composta da una anziana vedova di nome Maria che tutti chiamavano Marietta. Marietta aveva cinque figli: Vincenzo, Antonio, Tito, Angelina e Giuseppina.
Ricordo una famiglia timorata di Dio, soprattutto le donne, tanto che Marietta andava a messa tutte le mattine e teneva la coroncina del rosario sempre a portata di mano.
Il figlio più grande Vincenzo, grazie ai sacrifici di tutta la famiglia, riuscì a continuare gli studi e, più tardi, vinse anche il concorso di segretario comunale nel nostro comune di Cartoceto.
Allora era una posizione molto rispettata. Vincenzo la meritava a pieno perché era prodigo di consigli nei confronti dei tanti contadini e casanolanti, la maggior parte dei quali era analfabeta. Vincenzo era spostato con Pina.
Il secondo figlio di Marietta era Antonio che tutti chiamavano Tonino. Faceva il cantoniere. Erano i tempi in cui le strade comunali non erano asfaltate così il cantoniere doveva distribuire uno strato di ghiaia che portavano i contadini su di un biroccio trainato dalle mucche. La ghiaia veniva prelevata direttamente dagli argini del fiume Metauro. Antonio era sposato con Flora.
Il terzo dei figli maschi, Tito, era ancora giovane quando emigrò in America con la sua sposa di nome Gina. Ricordo le poche volte che l’ho incontrato quando tornava in Italia durante le ferie estive.
I Baviera erano una bella famiglia. Di loro ricordo con affetto il ruolo del segretario comunale Vincenzo e le tante preghiere di mamma Marietta.
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