Il Metauro
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I ricordi di Marco, Giusep dla Rosa e la sua porchetta

Continua il racconto a puntate di Marco Manoni sulla Lucrezia degli anni '40 e '50.

marco manoniLUCREZIA – Continuo a percorrere la via Flaminia, dopo la famiglia Rondina troviamo la famiglia di Ciacci Giuseppe, soprannominato Giusep dla Rosa.

Giuseppe si era sposato con Teresa. Hanno messo al mondo due figliole, Angelina e Tina. Angelina andò sposa a Silvio Rondina mentre Tina si unì in matrimonio con Dino Ambrosini.

I Ciacci erano una famiglia benestante, Giuseppe possedeva un fondo agricolo in via San Marco coltivato a mezzadria dal contadino Giuseppe Perelli.

Giuseppe di mestiere faceva il porchettaro. Lo ricordo un uomo tranquillo, corpulento. Stava seduto a ridosso del tavolo della porchetta sulla Flaminia il sabato e la mattina di domenica in attesa dei suoi clienti abituali.

Giuseppe era un abitué dell’osteria dla Iole de Sanchion. Dopo pranzo andava a fare una partita a scopa, successivamente, prendeva la sua bici e, con fare lento, si recava dal suo contadino per discutere quali colture seminare, la posizione dei bovini nella stalla, i vitellini da vendere e quelli da allevare.

Ricordo che Teresa, sua moglie, oltre alle faccende di casa e ad allevare le sue figliole, aiutava il marito nella preparazione della porchetta. Vivevano d’amore e d’accordo, senza smancerie.

Allora io ero un fanciullo e Giuseppe aveva circa 60 anni. Sono ricordi di un mondo lontano che da lì a qualche anno sarebbe cambiato verso la modernità.

Nella mia mente rimane un ricordo di un uomo tranquillo con il sigaro a penzoloni sulle labbra conosciuto da tutti chiamato  “Giusep dla Rosa”

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