Il Metauro
notizie dalla valle del Metauro

“Ai confini tra Marche e Romagna è a rischio la democrazia della Repubblica”

La denuncia del Movimento per l'Autonomia della Romagna (MAR) in merito al distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio

sassofeltrio montecopiolo ospedaliROMAGNA – Le parole del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli hanno riportato in primo piano la questione dei comuni di Sassofletrio e Montecopiolo che vogliono passare dalla provincia di Pesaro e Urbino a quella di Rimini. La nota del Movimento per l’Autonomia della Romagna.

“A volte ci sono grandi notizie dalle piccole conseguenze, o piccole notizie dalle grandi conseguenze: quella che segue fa parte di questa seconda categoria.

Montecopiolo e Sassofeltrio sono due piccoli comuni romagnoli amministrati dalla Regione Marche che tramite il Referendum previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana, seguendo alla lettera il dettato costituzionale, con una percentuale superiore all’84%, scelsero di essere amministrati dalla Provincia di Rimini invece che da quella di Pesaro – Urbino. Sono passati 14 anni da quel Referendum e ancora l’esito non è stato attuato.

La classe dirigente marchigiana del Partito Democratico (sconfitta dopo decenni alla guida della Regione) e la nuova giunta di centro-destra, che ha vinto facendo leva sulla discontinuità col passato, in realtà sono accomunate dalla netta, esplicita e francamente disarmante volontà di avversare il voto popolare lecitamente espresso secondo le forme stabilite dalla Costituzione.

La perfetta identità delle dichiarazioni del neopresidente di Regione Francesco Acquaroli con quelle dell’on. Morani e degli altri esponenti del Partito Democratico lo dimostra.

Proprio ora che viene calendarizzato al Senato, finalmente dopo anni di bieco ostruzionismo, il voto per garantire il rispetto della volontà espressa dai cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio, Acquaroli dichiara pubblicamente dal suo profilo Facebook di aver scritto alla Presidente del Senato, al Presidente della Commissione competente e a tutti i Capigruppo “per chiedere con forza la sospensione dell’iter parlamentare per il distacco dei due Comuni”.

Come M.A.R., da sempre al fianco della battaglia di democrazia della comunità di Montecopiolo e Sassofeltrio, e da sempre in prima linea contro ogni abuso di potere, lanciamo un appello.
Chiediamo a gran voce di non sottovalutare questo precedente, chiediamo che si rompa il silenzio su questa triste e preoccupante vicenda istituzionale, e che le forze politiche democratiche si esprimano pubblicamente.

L’impegno profuso dal centro-destra e dal centro-sinistra, congiuntamente e nel silenzio dei media nazionali, per negare la democrazia dovrebbe far preoccupare chiunque: Romagnoli, Marchigiani, elettori del PD, elettori del centro-destra. Chiunque abbia a cuore i principi repubblicani dovrebbe indignarsi davanti all’ennesimo caso di svilimento della democrazia, di insulto alla Costituzione e soprattutto di offesa a una comunità certamente piccola, ma sempre meritevole di rispetto e dignità.

I Referendum si rispettano sempre, anche quando non fanno comodo al potere.
In attesa che tutta l’Italia si stringa attorno a questa comunità, tutta la nostra vicinanza ai nostri fratelli e sorelle di Montecopiolo e Sassofeltrio!”

altri articoli