FANO – Lucia Tarsi, consigliere comunale FdI, e Loretta Manocchi, coordinatrice Circolo FdI di Fano, hanno incontrato la Presidente della Commissione Sanità, consigliere regionale Elena Leonardi, e il consigliere regionale Nicola Baiocchi, componente della stessa commissione Sanità; un incontro organizzato proprio per parlare delle prospettive dell’Ospedale Santa Croce.
“Come è ormai chiaro a tutti – affermano Lucia Tarsi e Giuseppe Pierpaoli, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia in una nota – è solo grazie al cambio di governo regionale che può continuare ad esistere.
Le parole di Seri sono particolarmente imbarazzanti, e risultano persino offensive agli occhi di chi, come noi, ha condotto per anni la battaglia in difesa del nostro Ospedale; forse Seri dimentica di aver firmato il Protocollo Sanità con il suo sodale Ceriscioli, forse dimentica che, grazie a quel protocollo, l’Ospedale di Fano era destinato a diventare un poliambulatorio, forse dimentica che 20 anni di politica sanitaria del PD hanno spolpato la sanità provinciale.
Quante volte abbiamo chiesto al Sindaco Seri di battere i pugni sul tavolo di Ceriscioli, per difendere almeno la dignità della terza città delle marche? Con l’atteggiamento attendista che lo contraddistingue, Seri ha perso 7 anni senza prendere neanche una posizione in difesa della città che governa, e ora annuncia di voler andare a battere i pugni …. sul tavolo sbagliato!!
Dalle sue parole e soprattutto dai toni – continua la nota – si comprende quanto il Sindaco Seri sia in difficoltà, messo all’angolo dalla sua stessa maggioranza sui temi che più scottano in città. Cerca forse una rivalsa, spostando l’attenzione dalle sue colpe e distogliendo l’attenzione dei fanesi dagli ulteriori suoi imminenti fallimenti. Peccato per lui che, come ci piace ricordare, noi Fanesi non siamo fessi.
A meno che non sia tutto un teatrino, messo in piedi per fingersi fedele alleato del Pd, uno stratagemma di Seri per riacquistare credito presso il partito di maggioranza del centrosinistra; se così fosse, si tratterebbe di una squallida speculazione politica costruita per motivi strettamente personali, che non avrebbe niente a che fare con il “bene della città”; una operazione doppiamente esecrabile, e molto offensiva nei confronti di tutta la città.
A questo punto – conclude la nota – il sindaco Seri dovrebbe trarne le dovute conseguenze: la sua maggioranza non c’è più, sette anni di governo della città dimostrano oggi tutta l’inconsistenza del suo piano politico, e non saranno le sceneggiate di fronte alla stampa che salveranno la nostra città dal declino e dalla palude in cui la sua maggioranza l’ha fatta sprofondare. Almeno per dignità, Seri dovrebbe rassegnare subito le proprie dimissioni”.