Il Metauro
notizie dalla valle del Metauro

Sanità, Seri contro la Regione: “Uccidendo il Santa Croce, negano la salute ai cittadini”

La reazione del sindaco di Fano alla notizia che sarà costruito un nuovo ospedale a Pesaro.

seri santa croce
Massimo Seri di fronte all’ospedale Santa Croce di Fano

FANO – “Prima si parlava di ospedale unico, ora invece si farà un nuovo unico ospedale a Pesaro. Non permetto che la giunta regionale giochi sulla pelle dei cittadini fanesi e delle vallate del Meaturo e del Cesano”.

Massimo Seri punta il dito contro la gestione della giunta regionale sul tema della sanità, evidenziando la mancanza di confronto istituzionale con il presidente Francesco Acquaroli: “Quello a cui sto assistendo è gravissimo. Devo venire a sapere dalla stampa di un accordo secondo cui si dovrebbe realizzare un nuovo ospedale di primo livello nella città di Pesaro di 400 posti letto, lasciando Fano con la vecchia struttura del Santa Croce da 200 posti.

Una forza di governo seria avrebbe previsto un dibattito aperto a tutti i sindaci del territorio attraverso un dialogo che creasse i presupposti di una visione condivisa. Non solo non c’è stato questo, ma Acquaroli mi ha negato anche la possibilità del colloquio.

Infatti, dopo aver preso atto di questi elementi, ho provato a contattarlo al suo numero di cellulare privato senza ricevere nemmeno una risposta. Nel contempo vedo che in questi giorni sta girando la nostra provincia, andando a Pesaro e a Sassocorvaro. Forse gli sfugge che Fano sia ancora nelle Marche ci cui è la terza città”.

Seri, fotografando la situazione sanitaria delle città di Fano e Pesaro spiega che: “Lunedì è stata approvata una delibera di giunta regionale con cui si annuncia la volontà di costruire la nuova struttura ospedaliera del San Salvatore di primo livello da 400 posti, mentre a Fano resterà il Santa Croce con 200 posti.

Questa notizia è sconcertante. Se è vero che da questo documento non si comprenda il futuro rapporto tra i due ospedali, è altrettanto vero che mi sorge un quesito lampante: perché Fano, essendo ospedale di primo livello con una struttura obsoleta, non debba avere i posti letto sufficienti per accogliere i bisogni di tutta la vallata a cui fa riferimento?

Questo porterà alla disgregazione di Marche Nord che stava iniziando a portare i risultati grazie anche all’equilibrio trovato tra le due strutture delle due città”.

Seri si dice “molto preoccupato poiché questo scenario determinerà la svalutazione sanitaria della città che amministro. “Questo per noi è l’inizio della fine. Non prendiamoci in giro. Pesaro, nell’imminente futuro, sarà l’unico riferimento provinciale sulla sanità, con il dramma della compromissione del servizio pubblico ottimale di Fano e di tutte le valle del Cesano e del Metauro”.

Per Seri questo è il peggiore punto di incontro che si potesse trovare: “E’ il peggiore accordo al ribasso che potesse essere raggiunto. Nel 2018 il protocollo siglato prevedeva un nuovo ospedale a Muraglia di 600 posti, il mantenimento del Santa Croce e la presenza di una struttura convenzionata nella nostra città.

Oggi invece rimarrà solo una vecchia struttura da 200 posti. E la smettano di professarsi come il cambiamento. La verità è che il nuovo governo regionale vuole negare ai cittadini di questa città il diritto alla salute.

E mi fa specie che il potere di metà giunta sia esercitato da politici della nostro provincia, di cui due sono stati amministratori di punta di Fano. Li invito a raccontare alla nostra comunità la verità, ammettendo l’intento, senza più nascondersi, di azzerare la sanità”.

Il sindaco crede che “a pensar male si faccia peccato, ma spesso ci si prenda. Pertanto, è logico che Acquaroli preferisca visitare altre cittadine della nostra provincia poiché lì può raccontare quello che faranno, qui da dovrebbero ammettere quello che non faranno mai.

Se questo è il trofeo di cui due assessori della giunta regionale si accontentano, li invito a farsi un esame di coscienza precisando che io questo gravissimo disegno cercherò di scongiurarlo in tutti i modi”.

altri articoli