Il Metauro
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“Il libro della sindaca di Ancona: un’operazione per rottamare Ceriscioli”

Il commento del senatore marchigiano della Lega Arrigoni sul tour di Valeria Mancinelli per l'uscita del suo libro

arrigoni mancinelli
Paolo Arrigoni e Valeria Mancinelli

ANCONA – Lo dichiara il Senatore marchigiano della Lega Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, riguardo ai numerosi eventi di presentazione in giro per le Marche che vedono protagonista il Sindaco di Ancona con il suo libro “I principi del buon governo”.

“Per quanto possa apparire disinteressato e persino romantico, il tour di Valeria Mancinelli per le Marche è in realtà un’operazione di marketing politico congegnata e partita dal “World Mayor Price 2018”, cioè il miglior Sindaco del Mondo.

 IL PREMIO DI MIGLIOR SINDACA DEL MONDO

“Un premio dal nome altisonante – afferma Arrigoni – attribuito al Sindaco di Ancona da una fondazione privata, aperta a contributi economici di privati, che accetta ben volentieri candidature, e che per attribuire il titolo di migliore amministratore pubblico del pianeta Terra si è basato su “ben” 149 voti,,nemmeno sufficienti per diventare consiglieri di circoscrizione. Sul totale dei click on line sul portale dedicato 126 provenivano da Ancona, mentre 23 dal resto del mondo

LA CITTA’ DI ANCONA GOVERNATA DAL PD, LO STESSO PARTITO DELLA MANCINELLI

“In attesa che “I principi del buon governo” diventi un film a puntate sulle gesta eroiche di questo sindaco che “nel caos del mondo che cambia” si sporge su un “abisso” nel Comune di Ancona, prodotto da gente incapace, che aveva mal governato e che ha reso necessaria la sua discesa dall’Olimpo per salvare, con umiltà, la città dalla deriva, occorre ricordare una non banale dimenticanza: la signora Mancinelli si è scordata di scrivere che l’abisso, come lo chiama lei, è stato creato dal centrosinistra, per il quale tra l’altro era assessore”, ricorda Arrigoni. “Lo dica: gli incapaci di prendere decisioni e i buoni a nulla sono stati proprio i suoi compagni del PD”.

L’INCHIESTA “GHOST JOBS” CHE HA TRAVOLTO IL COMUNE DI ANCONA

“L’epopea letteraria del Sindaco Mancinelli prosegue citando il concetto cardine del suo governo locale: “l’onestà, che bisogna concretizzare con l’esempio”. Sarà per questo che il Sindaco non si è mai fatta delle domande sulle opere pubbliche mai eseguite, parzialmente realizzate o per le quali il Comune di Ancona avrebbe sborsato, secondo l’inchiesta “Ghost Jobs”, cifre astronomiche rispetto al loro reale valore? Non è preoccupata che i suoi assessori siano indagati nella medesima inchiesta per abuso d’ufficio, truffa, turbativa d’asta o omissione di atti d’ufficio?”, attacca il Senatore della Lega.

PIOGGIA DI MILIONI DALLA REGIONE SU ANCONA

“Quando la Mancinelli parla invece di che cosa sia la “sincerità”, partendo dalla necessità di fare le cose, anche in solitudine quando “il resto del mondo non ti aiuta”, ci dovrebbe anche raccontare, per dovere di sincerità, che proprio la Regione che negli ultimi mesi ha attaccato continuamente, nel tentativo di screditare il compagno di partito Ceriscioli e di mostrarsi come la migliore candidata presidente, ha elargito alla sua Amministrazione ben 183 milioni di euro tra fondi propri ed europei dal 2015 ad oggi”, ricorda ancora Arrigoni.

“Sincerità vorrebbe che si ammettesse che la Regione ha concentrato tutti i fondi proprio su Ancona, mentre il resto della provincia anconetana, così come gli altri territori marchigiani, sono rimasti a bocca asciutta. La sincerità sarebbe quella di evidenziare che la Sanità regionale ha investito solo e soltanto su Ancona, creando disservizi nelle aree interne, che sono state dimenticate. Lì ci sono tanti sindaci eroici che nonostante le avversità mantengono la posizione, talvolta con sacrifici personali, e che lottano per garantire servizi socio sanitari essenziali per i loro cittadini. Mentre di questi sindaci non si parla, mentre la Regione non li ascolta, per la diva Mancinelli, campionessa di onestà e sincerità, ecco una pioggia di fondi che le sono stati sicuramente utili a dispensare, con l’Ipertrofia dell’Ego, lezioni di “buon governo”, a spese però di tutti i marchigiani”.

 

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