Autonomia differenziata, nasce nelle Marche il comitato per il referendum abrogativo
Partita la raccolta firme per chiedere un referendum abrogativo della legge sull'autonomia differenziata. Presto attiva anche la piattaforma per firmare online
ANCONA – Si è costituito lo scorso 19 luglio presso la sede di Cgil Marche, il Comitato promotore marchigiano per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata definita “una legge sbagliata che divide il Paese, aumenta le diseguaglianze e le ingiustizie sociali”.
Ne fanno parte oltre alla Cgil e alla Uil, le associazioni che formano la rete della Via Maestra (Coordinamento Democrazia Costituzionale, Acli, Anpi, Arci, Libera, Legambiente e Cnca, Emergency, Auser, Federconsumatori, Ali, Articolo 21, Associazione Proteo fare sapere, Dipende da NOI, Forum italiano Movimento per l’acqua, Istituto Gramsci, Comitati aderenti Marche alla Fondazione Nilde Iotti, Sunia, Uniat, Adoc, Rete degli studenti medi, Associazione Gulliver), i partiti politici (Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana e Verdi, Partito della Rifondazione Comunista, Partito comunista italiano, Partito socialista Italiano).
Il comitato è aperto anche ad altre associazioni che vogliano aderire.
Già da sabato 20 luglio i cittadini hanno iniziato a firmare presso i banchetti allestiti nei vari territori, presso le sedi delle associazioni aderenti al comitato promotore, così come nella piattaforma referendaria online attraverso lo spid (attiva a breve)
L’obiettivo è quello di raggiungere il maggior numero possibile di persone affinchè non solo si superi il numero minimo necessario per la presentazione del referendum ma si crei una forza popolare che con il voto nel 2025, possa superare il quorum e abrogare la legge sull’autonomia differenziata.