Il Metauro
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Che fine ha fatto il progetto di riuso dell’Asilo comunale?

Dopo quasi sei mesi dalla presentazione dell'iniziativa, tutto è fermo

asilo rodari lucrezia riusoLUCREZIA – Quale futuro per l’ex-asilo Rodari? Era stato presentato in grande stile lo scorso 9 ottobre in una riunione organizzata dalla dirigenza e dagli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Marco Polo a cui erano stati inviati rappresentanti dell’Amministrazione comunale, delle associazioni e anche degli imprenditori.

La proposta era un patto educativo per il territorio con l’intento di condividere progetti educativi e formativi per studenti e famiglie mettendo a disposizione laboratori in dotazione alla scuola e coinvolgendo le proprie professionalità. In quell’occasione era stata lanciata l’idea di utilizzo dell’ex scuola dell’infanzia di Lucrezia, oggi vuota perché trasferita nel nuovo plesso finanziato dalla Fondazione Carifano, per farne un centro polivalente.

La scuola aveva proposto di utilizzare quegli spazi in maniera prioritaria per la vicina scuola primaria durante la mattina. E’ ormai diventata infatti cronica la carenza di spazi alle elementari “Mascarucci” che distano solo pochi metri dall’ex-asilo. La proposta era quindi di utilizzare gli spazi liberati per attività di educazione fisica, laboratori teatrali e musicali, sala incontri alternativa all’unica sala comunale che, va ricordato non è accessibile ai portatori d’handicap (ma sembra che questo non sia un problema visto che sono decenni che si trova in quella situazione!).

Il Patto scuola-territorio sarebbe dovuto entrare in gioco nella gestione pomeridiana e serale attraverso una forma di autogestione  dei locali coordinata dalla scuola: incontri, corsi di vario tipo, utilizzo del refettorio per piccoli eventi, apertura di una biblioteca a Lucrezia che manca da anni (ma anche in questo caso sembra che l’assuefazione abbia preso il sopravvento).

L’assessore Ciacci presente alla riunione aveva riferito di un sopralluogo avvenuto con i tecnici del comune per verificare la fattibilità di realizzare una palestra nel refettorio ma non si era sbilanciata sul progetto nel suo complesso.

Un tiepidume confermato dal fatto che a distanza di cinque mesi da quell’incontro tutto è ancora fermo.  Né passi avanti né indietro, in fondo nel “paese dove tutto tace” un risultato simile non deve assolutamente scandalizzare.

Ma poiché a quell’incontro erano presenti rappresentanti di genitori e docenti convinti della bontà del progetto abbiamo contattato la dirigente Susanna Neumann la quale ci ha confermato che «nulla da allora si è mosso (e questo lo avevamo capito!). Dopo Pasqua dovrebbe però esserci un incontro con l’Amministrazione per capire in che direzione muoversi».

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