Violenza di genere, una conversazione pubblica nel carcere di Pesaro
Venerdì 29 settembre la conversazione pubblica tra la giudice Paola Di Nicola Travaglini, la direttrice della Casa Circondariale di Pesaro Palma Mercurio e chi opera e partecipa ai progetti per il contrasto alla violenza di genere della cooperativa Labirinto, attivi nell’istituto territoriale.
PESARO – Far conoscere i progetti per contrastare la violenza di genere e costruire una connessione tra le azioni dentro e fuori la Casa circondariale di Pesaro.
È questo l’obiettivo della conversazione pubblica tra la giudice Paola Di Nicola Travaglini, la direttrice della Casa Circondariale di Pesaro Palma Mercurio e chi opera e partecipa ai progetti per il contrasto alla violenza di genere della cooperativa Labirinto, attivi nell’istituto di pena del territorio.
L’iniziativa, curata dalle operatrici e dagli operatori della cooperativa insieme all’Area pedagogica della Casa Circondariale pesarese, si svolgerà venerdì 29 settembre alle 15.00 nella casa di reclusione di Pesaro, in strada di Fontesecco 88/A.
Da 12 anni Labirinto si occupa di servizi e azioni per il contrasto alla violenza di genere nella provincia di Pesaro Urbino e di Viterbo; da questa esperienza è nata l’importanza di trattare il tema all’interno della casa circondariale pesarese, scelta condivisa con l’Ambito Territoriale Sociale 1 e realizzata in stretta collaborazione con la struttura detentiva.
Da più di due anni donne detenute e uomini detenuti nella struttura penitenziale hanno la possibilità di prendere parte a progetti dedicati.
A oggi Labirinto gestisce due progetti nella sezione femminile e due nella sezione maschile: Intrecci di parole è un’attività di gruppo in cui donne detenute e donne esterne al carcere si incontrano ogni settimana per confrontarsi sulle questioni legate al genere.
Il cielo fuori è uno sportello individuale in cui le donne detenute e vittime di maltrattamenti possono richiedere supporto e ricevere sostegno, avviando un percorso di consapevolezza; Dico tra noi, è un gruppo psico-educativo per uomini che hanno agito violenza di genere e che per questo motivo stanno scontando un periodo di detenzione; nel Laboratorio autobiografico invece l’autobiografia è lo strumento formativo per le persone “senza voce” e rappresenta una strada, a volte necessaria, per avviare un percorso di riflessione e di ri-visitazione della propria storia.
Dopo i saluti di Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà del Comune di Pesaro e Presidente Comitato dei Sindaci dell’Ats1 e di Gloria Manzelli, provveditora regionale Emilia Romagna e Marche, dialogano insieme sulle azioni contro la violenza di genere: Paola Di Nicola Travaglini, giudice della Corte di Cassazione e consulente giuridica della Commissione parlamentare sul femminicidio, Palma Mercurio, direttrice della Casa Circondariale di Pesaro e chi opera e partecipa ai progetti attivi nell’istituto di pena per il contrasto alla violenza sulle donne della cooperativa Labirinto. Modera la conversazione Maura Gaudenzi, psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice del Centro Antiviolenza Parla Con Noi.
Per Luca Pandolfi, presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1 e assessore alla Solidarietà del Comune di Pesaro: “L’iniziativa si colloca all’interno delle diverse attività a sostegno delle donne vittime di violenza attivate dell’Ats1, a partire dai servizi del Centro antiviolenza “Parla con Noi” e da quelli di collaborazione della “Rete Virginia”.
Ci sono poi le attività pensate per una crescita educativa e culturale della comunità, che vedono la promozione di iniziative di sensibilizzazione su questi temi, così delicati e complessi. La giornata del 29 settembre ha l’obiettivo di illustrare i progetti a contrasto della violenza di genere, aprendo la Casa circondariale alla costruzione di azioni da svolgersi con l’esterno.
È una giornata che porta con sé una visione più ampia, che condividiamo con i suoi protagonisti e che trova le sue ragioni e fondamento nell’art 27 della Costituzione e negli atti legislativi degli ultimi anni: affermare i principi fondamentali di umanità e funzione rieducativa della pena; porre il detenuto “persona” al centro di una strategia personalizzata per ottenere il suo recupero.
Obiettivi tanto di estrema attualità quanto di difficile attuazione in un contesto nazionale spesso distratto da altre priorità, in cui tagli di risorse e carenza di personale rendono straordinario il lavoro di chi opera nel contesto penitenziario e di difficile compimento il reinserimento sociale dei detenuti”.
Per partecipare all’iniziativa è necessario richiedere l’autorizzazione all’accesso, compilando il form su: https://labirinto.coop/iscrizione.
Le iscrizioni termineranno venerdì 8 settembre 2023; la direzione della Casa Circondariale comunicherà l’autorizzazione a partecipare via mail entro il 28 settembre 2023.
Per info e chiarimenti: accadibile@labirinto.coop.