Terre Roveresche verso le elezioni, la parola ad Antonio Sebastianelli
Sta per concludersi il primo quinquennio del neonato comune di Terre Roveresche. L'opinione degli ex-sindaci dei quattro municipi.
TERRE ROVERESCHE – Il nuovo Comune di Terre Roveresche, istituito il 1º gennaio 2017, nato tra tanti dubbi e preoccupazioni dalla fusione dei comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro, ma con l’unanimità della politica locale si appresta a tagliare il suo primo traguardo: una intera legislatura giunge infatti al termine e occorre pensare al futuro facendo tesoro del passato.
Le elezioni amministrative sono dietro l’angolo e saranno indette in primavera dopo le prime elezioni tenutesi l’11 giugno 2017.
Per capire come è andato questo primo passo, abbiamo posto alcune domande ai quattro ex sindaci dei rispettivi Comuni: Claudio Patregnani Vice Sindaco di Terre Roveresche ed ex Sindaco di Barchi; Maurizio Cionna ex Sindaco di Piagge; Stefano Bacchiocchi ex Sindaco di Orciano di Pesaro e Antonio Sebastiannelli ex Sindaco di San Giorgio di Pesaro e attuale Sindaco di Terre Roveresche.
Come valuta questi cinque anni di amministrazione?
Sono stati 5 anni molto impegnativi che hanno visto questa Amministrazione – che ho l’onore di guidare – impegnata su tanti fronti, primo fra tutti quello di unificare aliquote di tributi e tasse, riorganizzare e semplificare la macchina comunale.
Oltre a questo, ci siamo preoccupati di ri-accendere il motore della macchina amministrativa, che in alcuni municipi era parecchio rallentata, andando ad intercettare quante più risorse possibili e che ci hanno permesso di realizzare numerose opere pubbliche sparse su tutto il nostro territorio, quali gli interventi di edilizia scolastica e le strade, l’arredo urbano (piazze e percorsi pedonali), gli impianti sportivi, l’illuminazione pubblica a led e la pulizia delle nostre strade e piazze.
Alle numerose opere pubbliche si aggiungono progetti culturali di alto livello (come il progetto Terre Dipinte con il murales da 100 m a Cerbara).
Altri temi sui quali abbiamo lavorato sono stati quelli del sostegno al sociale, l’istituzione del contributo per i nuovi nati e l’attivazione di numerosi servizi socio-sanitari (come prelievi ematici a domicilio), l’apertura del Centro Salute “Carlo Amodio” e le collaborazioni con tutte le associazioni di volontariato che operano nel Comune di Terre Roveresche.
In cosa occorre cambiare rotta?
Occorre procedere con la razionalizzazione delle sedi amministrative al fine di incrementare i risparmi. Inoltre, è necessario utilizzare in maniera più efficiente le tante strutture comunali sparse nel territorio, anche avvalendosi dei sistemi domotici per il controllo a distanza.
Su cosa proseguire speditamente?
A mio avviso occorre procedere speditamente sulla costituzione della cooperativa di comunità, uno strumento necessario per creare ulteriori occasioni di lavoro e lasciare risorse economiche sul territorio.
Le elezioni saranno una preziosa occasione di valutazione non solo dell’operato di chi ha amministrato ma anche della rappresentatività degli organi politici dell’intero territorio, cosa ne pensa?
Certamente, il momento delle elezioni rappresenta, per chi ha amministrato una sorta di “esame” su quanto realizzato.
Riguardo la rappresentatività del territorio, ormai dobbiamo considerarci come un unico territorio, un’unica comunità e pertanto chi vota (indipendentemente dal municipio di appartenenza) elegge i propri rappresentanti.
Il Sistema dei Pro Sindaci e Consultori è un sistema che funziona o è perfettibile?
Come tutte le cose, anche il sistema dei Pro-Sindaci e dei Consultori è perfettibile. A fine 2016, prima della fusione, i Consigli Comunali degli estinti Comuni avevano deciso che fossero i cittadini di ciascun Municipio a scegliere i propri rappresentanti.
Quindi, per quanto mi riguarda, questo principio va salvaguardato in quanto l’obiettivo è quello della tutela delle specificità di ciascun Municipio.
Quello che invece va ricordato e che i Pro-Sindaci e i Consultori (che insieme formano i consigli municipali) non sono emanazione né della maggioranza né della minoranza ma organi indipendenti che in maniera autonoma, rappresentano all’Amministrazione Comunale le necessità e le esigenze di ciascun municipio.
Ha qualche proposta per il futuro?
Le proposte sono tante per il futuro, in particolar modo per chi ha nelle proprie linee di mandato una visione a lungo termine per il nostro territorio.
La sfida più grande che ci aspetta per i prossimi anni sarà quella di consolidare e attivare servizi alla popolazione con particolare riferimento a quelli socio-sanitari (ad esempio centro salute).
La pandemia da COVID-19 ha dimostrato quanto possono essere fragili le comunità quando gli spostamenti e le attività giornaliere sono sottoposte a limitazione, limitazioni che possono essere alleviate solo se si hanno servizi in loco o addirittura a domicilio.
Quante liste si prevedono secondo lei?
Bella domanda. Non si tratta di fare previsioni sul numero delle liste. Il mio augurio è che sia una competizione elettorale dove il cittadino può scegliere tra diversi programmi elettorali.