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Quale futuro per Urbino? I sindacati chiedono a Comune e Università di battere un colpo

Che fine ha fatto il tavolo di confronto sulla città da convocare ad inizio giugno? Le domande dei sindacati.

riapertura torricini palazzo ducale urbinoURBINO – Durante una videoconferenza tenuta a fine maggio si era deciso di avviare un tavolo di confronto per individuare idee e progettualità utili a “riorganizzare” la città di Urbino per agevolare sia il rientro degli studenti che la ripresa dell’attività turistica.

All’incontro avevano partecipato Università di Urbino, ERDIS, Comune, le organizzazioni sindacali e le Associazioni di categoria.

Si era ipotizzato un aggiornamento per l’8 giugno – affermano in una nota la CISL e CGIL di  Urbino – per entrare più nel vivo delle proposte da parte di tutti i soggetti istituzionali, sociali e privati al fine di consentire all’Università di rilanciare le proprie attività formative in presenza; all’Erdis di adeguare le proprie strutture (collegi, mense, ecc) alle nuove esigenze di distanziamento sociale; ai proprietari di appartamenti ed agli altri operatori del settore di predisporre le condizioni volte ad ospitare in sicurezza gli studenti universitari; agli operatori della ricettività turistico, ristorativa, alberghiera e dei pubblici esercizi di organizzare adeguatamente l’accoglienza dei nuovi flussi turistici.

Secondo CGIL e CISL URBINO per affrontare questi problemi serve in particolare a superare l’annosa tensione tra cittadini del centro storico e studenti, causata dall’esigenza dei ragazzi di vivere la città, anche nella modalità ludica.

Sapendo che le difficoltà conosciute saranno accentuate dalla inadeguatezza dei locali pubblici ad ospitare le moltitudine di giovani in base ai nuovi parametri di sicurezza.

“Occorre – continuano i sindacati – creare le condizioni per riportare il flusso turistico ai più alti risultati dello scorso anno e recuperare, per quanto possibile, l’effetto trascinamento delle celebrazioni Raffaellesche”

I sindacati esprimono preoccupazione per il silenzio prolungato di Comune e dell’Universita e per la mancata realizzazione di tale appuntamento.

“Ci domandiamo, come mai, anche le associazioni di categoria, non avvertano l’esigenza di sollecitare il prosieguo urgente di tale confronto, posto visto che anche molti, ristoratori, baristi, negozianti lamentano difficoltà notevoli a causa della scarsità di avventori.

Eppure, tutto questo, dovrebbe porre al primo posto delle riflessioni di Amministratori pubblici e privati, l’interrogativo su come affrontare il futuro prossimo venturo.

CGIL, CISL Urbino – conclude la nota – sollecitano tutti, Sindaco, Rettore, Presidente e Direttore Generale del’ERDIS ad esprimersi chiaramente e senza tentennamenti in merito a questi temi e chiedono, alle Associazioni Datoriali, di unirsi alla sollecitazione, perché in ballo c’è semplicemente il destino di questi territori”.

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