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“Manutenzione ordinaria, chi era costei?”

La nota dei consiglieri fanesi del Movimento 5 Stelle sullo stato delle manutenzioni ordinarie in città.

manutenzione ordinaria cimiteri fanoFANO – I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Mazzanti, Panaroni e Fontana intervengono sulla questione “ordinaria manutenzione” nel comune di Fano.
“L’ultima settimana ha visto verificarsi allagamenti in tutta la città, facendo del sottopasso del Lido il simbolo dell’inefficienza della Giunta Seri, con la mancata entrata in funzione della vasca di Piazzale Amendola dopo anni dall’inizio dei lavori.
Tuttavia, accanto ai fenomeni più eclatanti e ormai di dominio pubblico, ce ne sono altri ugualmente preoccupanti ma forse meno appariscenti.
È bastato qualche giorno di pioggia per provocare, a puro titolo esemplificativo: infiltrazioni d’acqua in almeno due scuole (Poderino e Gallizi), oltre che al cimitero centrale e nel sottopasso di Viale Cairoli; la caduta di un palo dell’illuminazione presso il campo sportivo di Gimarra, con conseguente sopralluogo che ha evidenziato la necessità di sostituirne altri tre; la moltiplicazione di buche nelle strade, che già somigliano molto alla groviera.
Qual è il filo rosso che unisce tutte le tessere di questo puzzle sconfortante? La mancanza di una seria e decente politica di programmazione che tenga in debita considerazione gli interventi di ordinaria manutenzione.
Mentre a Pesaro è stato conservato un ufficio con numerosi addetti alla cura costante delle infrastrutture comunali, a Fano la stessa lungimiranza è mancata del tutto portando a non assumere più operai. Allo stesso tempo, le risorse previste a bilancio per gli appalti esterni sono del tutto ridicole. Il risultato finale è sotto gli occhi di tutti ed è penoso.
La manutenzione ordinaria è quel lavoro oscuro e continuo che, se ben pianificato, permette di prolungare la vita utile delle opere pubbliche e allo stesso tempo preserva l’incolumità dei cittadini dai pericoli.
Ma risulta poco attraente per un’Amministrazione che vive solo di annunci, conferenze stampa e tagli di nastri. Da non sottovalutare, c’è anche l’indiscutibile dato di fatto che né i bambini né i defunti votano, e forse a certa politica basta questo per girare lo sguardo altrove”.
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