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Longhi: “Nessuna visione strategica per Cartoceto e Lucrezia”

Il capogruppo di minoranza commenta il Documento Unico di Programmazione 2022/2024 ed il piano triennale delle opere pubbliche

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Ginaluca Longhi, capogruppo di minoranza del comune di Cartoceto

CARTOCETO – Nessuna visione per lo sviluppo di Cartoceto e Lucrezia è questo in sintesi il giudizio della gruppo di minoranza commentando il DUP, documento unico di programmazione e il piano triennale dei lavori pubblici.

“Un Documento Unico di Programmazione 2022/2024 – afferma Gianluca Longhi, capogruppo di minoranza – che non incide sulle questioni strutturali del nostro Comune: non esiste alcuna strategia, condivisa con altri Enti, per il reperimento dei fondi europei, l’Unione dei Comuni “Valle del Metauro” scompare dall’agenda sia nell’ottica di aumentarne competenze che partecipanti.

Rimaniamo ancora in attesa – continua Longhi – del piano economico e finanziario a favore del capoluogo di Cartoceto, annunciato su nostra sollecitazione, all’inizio della consiliatura (maggio 2019); per non parlare del cimitero comunale che ha bisogno sia di interventi straordinari per recuperare spazi preclusi alla cittadinanza che della più semplice ordinaria amministrazione per garantirne il decoro.

Dal punto di vista sociale non c’è nulla che riguardi i Progetti Utilii per la Collettività per i percettori del reddito di cittadinanza, ulteriori strumenti di sostegno al diritto allo studio, secondo i meriti e i bisogni, o lo sblocco del bando per l’assegnazione di alloggi popolari.

A Cartoceto capoluogo la scalinata di via Mazzini nel capoluogo è in una situazione inaccettabile.

Il Piano triennale delle Opere Pubbliche è un libro dei miraggi – aggiunge Longhi – perché da molti anni sono previste opere che rimangono nelle fantasie e nelle carte degli amministratori: il centro sociale anziani, l’ammodernamento della rete pubblica, il restauro della torre di Ripalta, la sostituzione delle scuole per concentrarle nel campus scolastico.

Non ci rimane che prendere atto – conclude Longhi – che non esiste una vera e propria strategia concreta per raggiungere gli obiettivi”.

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