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La fusione “affrettata” di Colli al Metauro al centro del dibattito politico

Urbinelli (Fratelli d'Italia) parla di personaggi scomodi nella lista del candidato a sindaco Candio Curina

alessandro urbinelli
Alessandro Urbinelli

COLLI AL METAURO – Il tema della fusione dei tre comuni di Saltara, Serrungarina e Montemaggiore al Metauro torna nel dibattito elettorale in attesa delle elezioni amministrative del 3 e 4 agosto prossimo. Ad intervenire sul tema è Alessandro Urbinelli, rappresentante locale di Fratelli d’Italia che tira in ballo alcuni personaggi “scomodi” nella lista del candidato a sindaco Candio Curina

“Sono ormai note e risultano incredibili le recenti dichiarazioni del candidato alla carica di Sindaco a Colli al Metauro, Candio Curina, rispetto al modus operandi del Partito Democratico in riferimento alla vicenda della fusione.

A più battute – afferma Urbinelli –  Curina, rispondendo a domanda diretta, fa emergere il suo pensiero in merito alla fusione che diede i natali a Colli al Metauro, definendola frettolosa e poco pensata. Un “errore politico”, dice, il mancato rispetto della volontà popolare nel caso del Comune di Montemaggiore.

Nella lista Energia in Comune-Curina Sindaco, l’elemento di spicco è di certo Alessandra Khadem, segretario locale del Partito Democratico e vicesindaco della amministrazione Alesi, che a questo punto diventa una candidatura assai scomoda all’interno della lista.

Infatti, la forzatura di cui parla Curina, o per usare le sue parole “frettoloso errore politico”, è stata progettata nei tempi e nelle modalità proprio dagli stessi amministratori locali del tempo, con il cappello del Partito Democratico e della giunta regionale di allora, anch’essa a trazione PD.

Viene dunque da chiedersi – continua Urbinelli – quale maschera stia indossando il candidato Sindaco Curina, considerato che la compagine di sinistra che sostiene la sua candidatura è la stessa che ha sostenuto la fusione, anche con ruoli istituzionali decisivi. Fra le candidature a sinistra riscontriamo proprio colei che in prima linea ha sostenuto l’unione contro la volontà popolare del suo stesso Comune, Montemaggiore.

Noi sappiamo bene cosa significa la parola coerenza e ci risulta chiaro il tentativo vano di riaccreditarsi sfruttando l’assurda vicenda della fusione di Colli al Metauro, ovviamente per fini meramente elettorali. Noi riteniamo invece che i cittadini del nostro Comune meritino rispetto e quelli dell’ex Comune di Montemaggiore di non essere ancora presi in giro”.

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