La Joelette del Furlo in trasferta a Frasassi
L'occasione è stata una giornata formativa sull’accompagnamento inclusivo promossa dal Parco regionale della Gola della Rossa e Frasassi
ANCONA – La Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo”, gestita dalla Provincia di Pesaro e Urbino, viene sempre più spesso chiamata da altre aree protette a collaborare nella formazione del personale sull’accompagnamento inclusivo in natura con l’utilizzo della Joelette, la speciale carrozzina monoruota da fuori strada che consente anche a persone con disabilità o problemi di deambulazione di vivere esperienze a contatto con la natura.
Nei giorni scorsi la richiesta è giunta dall’Unione Montana dell’Esino – Frasassi, che gestisce il “Parco regionale della Gola della Rossa e Frasassi”, promotrice di una giornata formativa e di sensibilizzazione a Poggio San Romualdo (Fabriano) sia per le proprie guide che per le associazioni del territorio, con l’obiettivo di avviare un percorso di implementazione dell’accoglienza turistica anche a favore di persone con disabilità.
Le due guide ambientali escursionistiche della Riserva del Furlo formate nella conduzione della Joelette, Simone Marochi e Simona Sampaolo, hanno quindi svolto attività formativa portando con loro una delle due Joelette del Furlo, alla presenza del direttore della Riserva naturale statale “Gola del Furlo” Maurizio Bartoli e del direttore dell’Area 2 Ambiente dell’Unione Montana dell’Esino – Frasassi Massimiliano Scotti.
Oltre a soffermarsi sul tema dell’accompagnamento inclusivo in natura, le guide hanno insegnati ai partecipanti a condurre in sicurezza la joelette nel corso di una passeggiata condivisa all’interno del parco della Gola della Rossa e Frasassi.
Un’esperienza definita emozionante da molti partecipanti, commentata con soddisfazione dal direttore della Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo” Maurizio Bartoli.
“E’ importante vedere come la strategia dell’accessibilità e fruibilità per tutti costruita in questi anni, anche con l’acquisto da parte della Provincia di due Joelette, stia diventando patrimonio condiviso. Crediamo fortemente che un’area protetta debba essere aperta a tutti, le bellezze della natura non possono essere precluse a nessuno”.