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Elezioni a Terre Roveresche, intervista al candidato Sauro Marcucci

Il comune di Terre Roveresche è chiamato ad eleggere il suo sindaco il prossimo 12 giugno. Alcune domande al candidato della Lista nr. 1 Sauro Marcucci

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Sauro Marcucci, candidato a sindado di Terre Roveresche

TERRE ROVERESCHE – Sauro Marcucci è candidato a sindaco del Comune di Terre Roveresche con la Lista n. 1 “Condividiamo” nelle elezioni del 12 giugno prossimo.

Perché ha deciso di candidarsi come sindaco?
Diverse persone dai vari municipi mi hanno chiesto un nuovo impegno perché le aspettative che c’erano con la fusione non si sono concretizzate e le comunità si sono sentite spogliate e non potenziate e mi hanno chiesto di dare una mano.

Cosa caratterizza la sua squadra di candidati consiglieri?
Forte passione civile e voglia di fare per la comunità, la voglia di incidere realmente nella vita dei nostri paesi per migliorarla.

Quali sono le priorità che intende affrontare nei primi mesi di amministrazione?
Prima di tutto dobbiamo ricostruire la macchina amministrativa, quindi la ricerca dei responsabili e del personale. Poi affrontare fin da subito le criticità, ad esempio il polo scolastico 0-6 che non si sa quanto costa e a che punto è; la scuola primaria di Piagge arenata in un appalto che non è mai iniziato e che ora richiede maggiori oneri; la scuola media di San Giorgio della quale devono ancora essere assegnati i lavori; la piscina di Orciano i cui lavori sono fermi e non finiscono mai. Poi avvieremo i tavoli di co-progettazione per alcune zone dei nostri paesi. E inizieranno i percorsi necessari per realizzare i centri civici culturali.

La prima cosa che intende cambiare nell’organizzazione della macchina comunale?
Tornare a ripristinare i responsabili dei servizi. Le professionalità non si inventano e la complessità della pubblica amministrazione richiede professionisti capaci, altrimenti possiamo dire addio a tutte le partite sui fondi europei e del PNRR. I Sindaci non sono onniscienti ed è giusto che le norme prevedano la separazione tra il potere politico che ha un potere di indirizzo e il potere tecnico che deve tradurre gli indirizzi in gestione amministrativa.
Questa è una garanzia di trasparenza e di imparzialità. Inoltre generalmente i tecnici rimangono tanti anni e sono anche una memoria storica per i cittadini mentre i politici ogni 5 anni possono cambiare. E poi è veramente preoccupante se un Sindaco si mette a fare il responsabile della polizia municipale oltre che di altri settori.

Un augurio che vuol fare al suo avversario?
Un augurio di Buona Vita qualunque sia il risultato elettorale.

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