Il Metauro
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Don Luis ha salutato la parrocchia di Tavernelle

Il sacerdote congolese ha salutato la comunità di Tavernelle. Il grazie al parroco don Piergiorgio e a tutti i fedeli che lo hanno accolto

don luis don piergiorgio sanchioni
Un momento della celebrazione di saluto di don Luis

TAVERNELLE – Lo scorso 4 settembre nella parrocchia di Tavernelle si è celebrata una Santa Messa di ringraziamento e di saluto per don Luis, sacerdote Congolese che da quattro anni prestava servizio in questa comunità.

Don Louis ha terminato il periodo previsto dalla convenzione ed è tornato a casa dove proseguirà il suo ministero sacerdotale in una parrocchia, arricchito dall’esperienza e dallo studio compiuto in Italia.

“Torno in Congo non perché mi sono stufato di voi – ha detto il sacerdote – vi voglio tanto bene, ma torno per obbedienza. Venivo da Arquata del Tronto – ha proseguito don Louis – dopo il sisma e ho trovato accoglienza in questa comunità, così sono venuto e ho potuto completare gli studi a Roma, ho cercato di conciliare gli studi con gli impegni pastorali.

Mi sono donato con gioia disponibilità e senso di servizio. Ringrazio Don Piergiorgio che mi ha accolto come fratello, ringrazio la comunità che mi ha accolto come figlio… grazie!

Mi sono sentito fratello tra i fratelli, a casa! Ho trovato altri fratelli, altri genitori, tanti amici. Vorrei ringraziare le autorità comunali, le forze dell’ordine .. grazie ai giovani che mi hanno accettato come sacerdote senza pregiudizi. Abbiamo fatto un cammino di sinodalita’ e se ho sbagliato in qualcosa chiedo scusa. Grazie per la generosità e la carità. Mi ricorderò di voi, torno a casa soddisfatto della gente buona e generosa che ho incontrato.

Il mondo è diventato un piccolo villaggio ci terremo in contatto pregherò per voi per la comunità, per le famiglie e per l’ Italia”.

Presenti alla celebrazione anche le autorità civili, alcuni assessori del Comune di Colli al Metauro, una rappresentanza di consiglio pastorale e il direttore del Centro Missionario diocesano che ha voluto salutare don Louis con una piccola croce missionaria per ricordare come il ministero sacerdotale è per il mondo intero e ricorda a noi tutti la chiamata ad essere missionari.

“La presenza di sacerdoti stranieri nella nostra diocesi – ha detto il direttore del Centro Missionario Marco Gasparini – è un segno concreto della cooperazione missionaria tra le chiese, essa rende visibile la cattolicita della chiesa locale che non ha confini e, proprio in spirito missionario, condivide le proprie ricchezze con chi ne ha più bisogno.

Il tempo dei missionari europei che vanno ad evangelizzare l’Africa è un tempo ormai remoto, oggi più che mai la missione prende il nome dello scambio e della condivisione reciproca.

Dobbiamo tuttavia essere attenti e consapevoli che questo fenomeno non può e non deve tramutarsi in una nuova colonizzazione spirituale che prende dei paesi impoveriti anche le risorse umane. Ecco perché le convenzioni per il servizio di sacerdoti stranieri in Italia hanno una durata limitata”.

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