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A Terre Roveresche test sierologici per le categorie più a rischio

La misura è stata decisa dalla giunta comunale e sarà attuata dalla Fondazione Art. 32

Antonio Sebastianelli, sindaco di Terre Roveresche

TERRE ROVERESCHE – Come deliberato nell’ultima giunta svoltasi lo scorso 31 marzo, il comune sottoporrà a test sierologici le categorie maggiormente esposte al rischio contagio.

Ad effettuare i test sarà la Fondazione Art. 32 ETS di cui il comune è socio promotore. I costi saranno interamente sostenuti dal comune.

Le categorie che saranno sottoposte al test saranno in particolare: i medici di medicina generale, i Carabinieri, i farmacisti, il personale che opera all’interno della casa di riposo a Terre Roveresche, il personale del Comune di Terre Roveresche impiegato nelle attività indispensabili e più esposte al contatto con l’utenza, i volontari di Protezione Civile impiegati stabilmente nelle attività di supporto alla popolazione, il personale impiegato nei servizi di assistenza domiciliare e sanitaria, il personale impiegato nelle attività di commercio al dettaglio di prodotti alimentari.

L’obiettivo è quello di tutelare la salute degli operatori, di contenere il contagio tra la popolazione e condurre uno studio epidemiologico sulla popolazione di Terre Roveresche.

Il test permette infatti di capire l’evoluzione del virus, come si muove all’interno della popolazione e individuare chi ha sviluppato la resistenza al virus.

Secondo l’ultimo studio pubblicato su Science a metà marzo, in oltre l’80% dei casi l’infezione da COVID-19 si presenta senza sintomi o con sintomi lievissimi, ragione per la quale il virus si è diffuso così rapidamente nel mondo.

Le attività si avvarranno del contributo del Dott. Massimo Agostini (Medico Chirurgo specializzato, già Direttore della U.O. complessa di Igiene e Sanità Pubblica e Prevenzione Malattie Infettive e del Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche AV1) che collabora con la Fondazione Art. 32 ETS.

“Tengo a precisare – afferma il Sindaco Sebastianelli – che il Comune di Terre Roveresche non vuole sostituirsi a nessuno degli organi preposti alla gestione di questa emergenza sanitaria, ma nell’esercizio delle proprie competenze di Autorità Sanitaria Locale, intende dare il suo contributo fattivo e pratico nella tutela delle persone che tutti i giorni sono esposte maggiormente al rischio del contagio. Inoltre i test vanno nella direzione di verificare da un lato l’efficacia delle misure di contenimento e contrasto al virus adottate e dall’altra di programmare le misure da attuare nell’immediato futuro”.

La giunta a deliberato lo stanziamento di 5mila euro per l’acquisto di mascherine chirurgiche che saranno distribuite dai volontari della protezione civile aller persone del comune che sono maggiormente esposte al rischio contagio.

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