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Nuova piattaforma al largo di Pesaro, il comune di Cattolica annuncia il ricorso

L'appello dei consiglieri del Movimento 5 Stelle di Fano, Pesaro e Gabicce perché anche le amministrazioni marchigiane intervengano

nuova piattaforma pesaroPESARO – Una nuova piattaforma al largo di Pesaro. I consiglieri del Movimento 5 Stelle di Fano, Pesaro e Gabicce lanciano l’appello alle relative amministrazioni contro il progetto denominato “Bianca&Luisella” che prevede la realizzazione di una piattaforma per l’estrazione del gas naturale al largo delle coste di Pesaro.

«Ora non ci sono più scuse e il tempo stringe – affermano in una nota congiunta – Il Comune di Cattolica presenterà ricorso contro la nuova piattaforma Bianca&Luisella e ieri [venerdì 19 gennaio, ndr], con una PEC, ha invitato tutti i Sindaci coinvolti, dei Comuni della riviera da Rimini a Fano, ad aderire, a pieno titolo entro il 27 gennaio, o anche successivamente, ad adiuvandum con modalità concordate con il legale incaricato.

A Pesaro – aggiungono i consiglieri pentastellati – il Consiglio Comunale si è già espresso nel gennaio 2016 e ha impegnato il Sindaco a contrastare con ogni mezzo possibile, quest’opera inutile e dannosa per la salute dei nostri mari e per la vocazione turistica delle nostre città.

A Fano le cose sono andate peggio: il 30/11/2015 quando il Consiglio Comunale bocciò la mozione del Movimento 5 Stelle con la scusa che l’azione proposta era isolata e sarebbero state invece necessarie “azioni concertate dentro una strategia complessiva”.

Quale migliore occasione quindi se non quella proposta dal Comune di Cattolica? I consiglieri M5S di Fano lo chiederanno con una interrogazione urgente lunedì, mentre i consiglieri pesaresi, nell’assise di lunedì prossimo non solo riceveranno risposta dal Sindaco su quanto fatto finora, ma presenteranno una mozione con carattere d’urgenza per chiedere al Sindaco di rispondere positivamente all’invito fatto dal Comune di Cattolica. 

Il Movimento 5 Stelle, in tutti comuni interessati, Fano, Pesaro e Gabicce Mare, chiedono quindi a gran voce ai propri Sindaci di aderire al ricorso, anche in adiuvandum, opzione quest’ultima, che comporterebbe pochissime spese per la collettività, a fronte di un’azione concreta, incisiva e fondamentale per salvaguardare il nostro mare, le nostre coste, le loro qualità naturalistiche e la loro vocazione prevalentemente turistica”.

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