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I treni di Italo tornano sulla linea adriatica, ma niente fermate a Fano

Dal 2 luglio i treni di Italo torneranno a fermarsi a Rimini, Pesaro e Ancona. Il tentativo dell'Associazione FVM di sollecitare la compagnia ferroviaria.

italo fanoFANO – “Dal 2 Luglio i treni Italo torneranno a raggiungere la costa Adriatica con 6 servizi al giorno collegando rapidamente Milano a Pesaro ed Ancona, oltre ad Italo per tutta l’estate si aggiungeranno le consolidate Frecce estive di Trenitalia che consentiranno agli abitanti di Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto di arrivare comodamente alle città turistiche di Rimini, Riccione, Cattolica, Pesaro, Senigallia e Ancona.

Come sempre – affermano i rappresentanti dell’Associazione Ferrovia Valle Metauro – Fano rimane esclusa dai collegamenti di qualità ferroviaria, penalizzata ulteriormente dalle scarse coincidenze dei treni regionali con i treni di rango superiore.

Quando NTV, all’inizio della primavera, decise di effettuare servizi estivi sulla linea adriatica gli inviammo immediatamente una PEC suggerendogli di considerare anche la stazione di Fano, una città che rappresenterebbe molteplici vantaggi in termini di utenza.

La città di Fano, città d’arte e della romanità, è la terza città delle Marche con oltre 60mila abitanti, approdo a mare per gli oltre 125.000 abitanti della vallata; ha avuto un incremento delle presenze alberghiere del 12 %circa (2019 su 2018) con 508.000 presenze, e un discreto numero di strutture ricettive (la sola Fano ne conta 415 di cui 38 hotel, 11 camping, 85 B&B, ecc.). Il mare è raggiungibile a piedi dalla stazione Ferroviaria distante circa 300 m.

Fano è il naturale approdo dell’utenza di tutti i caratteristici borghi della Valle del Metauro-Via Flaminia dove trasudano le ricchezze storiche ed enogastronomiche che renderebbero interessante e unica la vostra iniziativa di rendere operativa una fermata.

A causa delle limitate coincidenze ferroviarie sarebbe poco appetibile il trasferimento viaggiatori nella vicina stazione di Pesaro per usufruire dei treni Italo.

E’ un dato di fatto che gran parte dei viaggiatori che usufruiscono dei treni veloci a Pesaro proviene infatti dalla Valle del Metauro e dalla Valle del Cesano, che troverebbero sicuramente più vantaggioso salire o scendere direttamente alla stazione di Fano.

La stazione di Fano, da sempre trascurata dal trasporto ferroviario di lunga percorrenza di fascia medio alta, potrebbe agevolare un significativo processo di fidelizzazione della clientela con un basso rischio economico considerata l’assenza di competitors.

La stazione di Fano è l’estremità ferroviaria della ferrovia turistica  Fano-Urbino che amplificherebbe mediaticamente l’intuizione di riattivare dei treni sull’adriatico attribuendo ad NTV il duplice ruolo di operatore ferroviario e turistico, attività certamente complementare alle naturali operazioni di marketing per far conoscere alla nuova clientela i servizi e le potenzialità di NTV.

Iniziativa ovviamente velleitaria – conclude l’Associazione – perché NTV, come Trenitalia, non tratta con le associazioni, ma con i rappresentanti delle istituzioni regionali e comunali che invece continuano a disinteressarsi del trasporto ferroviario sia come vettore per il TPL che per il turismo.

Così anche nel 2020 Fano persevera a non ottenere la qualifica di località turistica previlegiata dal servizio di almeno un treno di qualità a differenza di Pesaro, Senigallia e Ancona”.

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