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Elezioni regionali, “La mobilitazione democratica ferma la legge truffa”

L'iniziativa promossa dal Movimento civico "Dipende da Noi" che sarà presente con un suo candidato alle elezioni regionali.

protesta regione marche dipende da noiANCONA – “Ieri il Consiglio Regionale delle Marche di fatto ha deciso di accantonare la modifica alla legge elettorale che avrebbe privilegiato il centrosinistra e la destra negando l’eleggibilità al Consiglio stesso dei candidati alla Presidenza della Regione delle altre liste”.

Commenta così il momento di protesta davanti alla Regione il movimento civico “Dipende da Noi” che ha come candidato alle prossime elezioni Roberto Mancini.

La decisione dell’Assemblea Legislativa di rinviarne di 5 anni l’applicazione rappresenta con tutta evidenza un ipocrita tentativo della maggioranza di “salvare la faccia” dopo aver preso atto che la subdola manovra non sarebbe passata sotto silenzio e senza proteste nel tessuto democratico marchigiano.

Infatti  – continua la nota del movimento – è stata soprattutto la mobilitazione del movimento d’impegno civile “Dipende da Noi”, insieme a quella del Movimento 5 Stelle e delle numerose figure autorevoli della società, della cultura, delle Istituzioni marchigiane che hanno firmato l’appello contro questa legge-truffa (da Sauro Longhi a Vito d’Ambrosio) a sventare questa manovra tendente a porre fuori gioco le maggiori novità nello scenario politico marchigiano.

In assenza della forte mobilitazione contro la modifica alla legge elettorale sarebbe passata. Questa importante vittoria della democrazia nelle Marche testimonia che il corso della politica si può modificare realmente quando i cittadini si organizzano in movimenti di impegno civile per far valere istanze di giustizia, di correttezza e di impegno sui problemi veri.

Questo episodio – facilmente associabile per la medesima incredibile miopia sia alla gestione regionale del post-terremoto che alla realizzazione dell’ospedale-astronave di Civitanova – evidenzia due cose.

Anzitutto conferma quanto sia diventato futile il modo abituale di fare politica nella Regione. Ma soprattutto dimostra quando il metodo del costruire insieme le soluzioni ai problemi sia carico di futuro”.

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