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Terremoto, la rinascita del Polittico di Monte San Pietrangeli

Presentazione del restauro eseguito a Fano

polittico fano terremotoFANO – Sabato 19 ottobre alle 17,30, nella Pinacoteca di San Domenico in via Arco d’Augusto a Fano sarà presentato il restauro del Polittico “Madonna con Bambino, Santi ed Apostoli” della Chiesa di San Francesco a Monte San Pietrangeli (FM).

L’opera fa parte di altre otto opere provenienti dalle aree colpite dal terremoto della Regione Marche nel 2016, prese in cura dal laboratorio della Scuola di Conservazione e Restauro – Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Università di Urbino Carlo Bo con la collaborazione del nuovo spin-off ART.URO. Le opere restaurate sono state finanziate dall’ANCI MARCHE, dal Pio Sodalizio dei Piceni e faranno parte di una serie di esposizioni coordinate dalla società Artifex International s.r.ls che valorizzeranno il lavoro svolto sia da istituzioni pubbliche che da restauratori privati sotto l’Alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche sulle opere colpite dal sisma.

L’opera è stata rimossa dalla chiesa di Monte San Pietrangeli (FM) resa inagibile dal sisma ed è stata trasferita presso la Pinacoteca San Domenico di Fano diventata poi sede del cantiere di restauro dal gennaio 2019, grazie alla collaborazione e disponibilità della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano.

Prima dell’inizio dei lavori l’opera presentava alcune problematiche conservative riguardanti il supporto ligneo e la pellicola pittorica. Le cornici possedevano numerosi elementi pericolanti e alcuni mancanti; inoltre in un precedente intervento di restauro alcune parti erano state reintegrate grossolanamente in resina epossidica.

L’opera è stata oggetto di diversi rilievi tridimensionali per analisi attraverso sistemi GIS delle deformazioni delle tavole, per la creazione di modelli virtuali e per rappresentazioni digitali utili alla fruizione dell’opera e alla comunicazione delle attività del cantiere aperto al pubblico in collaborazione con il Dipartimento DISTORI dell’Università Politecnica delle Marche.

Una volta terminate le fasi preliminari di documentazione e di analisi scientifiche si è potuto iniziare l’intervento di restauro. Il gruppo di lavoro seguito dallo storico dell’arte Claudio Maggini per la Soprintendenza delle Marche ha visto coinvolti professionalità diverse: restauratori Michele Papi, Maria Letizia Andreazzo, Alice Torregiani, Benedetta Paolino; diagnosti Maria Letizia Amadori, Valeria Mengacci,  Luca Giorgi e Paolo Triolo; esperti di rilievo e documentazione Laura Baratin, Francesca Gasparetto, Giovanni Checcucci, Elvio Moretti in collaborazione con Paolo Clini, Romina Nespeca, Renato Angeloni e Luigi Sagone del DISTORI dell’Università Politecnica delle Marche, in questo sforzo multidisciplinare per la conservazione e il restauro che ha riportato l’opera alla sua originaria bellezza e a interessanti risultati  sotto il profilo storico-artistico e delle tecniche esecutive.

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