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Terremoto Centroitalia, “Aprire i cantieri quanto prima. E’ un diritto dei cittadini”

Firmate due ordinanze. Le dichiarazioni del commissario alla ricostruzione su Rai Radio Uno.

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Giovanni Legnini, commissario alla ricostruzione Sisma 2016

ROMA – Il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini ha firmato ieri due ordinanze, immediatamente una per il pagamento dei lavori fatti dalle imprese nei cantieri sospesi, l’altra per 200 nuove assunzioni negli Uffici Speciali per la Ricostruzione. Le ordinanze sono presenti sul sito www.sisma2016.gov.it

Il commissario, partecipando ad una trasmissione radiofonica su Rai Radio Uno ha dichiarato: “Ho ascoltato le grida di dolore dei sindaci e degli abitanti del cratere, i timori. Nella doppia emergenza non dobbiamo relegare ai margini la ricostruzione, dobbiamo riposizionarla al centro dell’attenzione. Le lentezze sono note, adesso dobbiamo assolutamente reagire”

“Abbiamo due linee di azione. La prima è mettere liquidità nel sistema economico del cratere pagando tutto ciò che è possibile dei lavori già fatti.

Mi riferisco ai professionisti, che hanno prestato la loro opera in questi anni e non hanno ancora visto un euro, e alle imprese, pagando i lavori già fatti pur non avendo raggiunto lo stato di avanzamento previsto dalle regole vigenti.

Abbiamo stanziato 50 milioni di euro per pagare i professionisti e varato un’Ordinanza, ieri, per pagare le imprese. Anche queste sono somme molto importanti”.

“Il secondo indirizzo – ha aggiunto Legnini – è quello di ridefinire le regole per far sì che alla ripartenza, speriamo presto, dopo l’emergenza sanitaria, si possa imprimere quel cambio di passo che serve alla ricostruzione.

Tra pochissimi giorni varerò un’Ordinanza di forte semplificazione, e che definisca tempi certi per l’esame delle pratiche, per la concessione dei contributi e per l’avvio dei lavori di riparazione delle abitazioni”.

Vogliamo far sì che appena ci saranno le condizioni si possano aprire migliaia di cantieri. E’ un dovere cui noi dobbiamo assolvere, ed è un diritto per i cittadini che da troppo tempo aspettano.

Ci sono almeno 6 miliardi per le abitazioni private e 3 per la ricostruzione pubblica, per la quale si è fatto finora molto poco.

C’è la necessità di usare importanti risorse già stanziate e che non possono restare nei cassetti dell’amministrazione pubblica.

Sto definendo le procedure per assegnare rapidamente altri 50 milioni di euro alle imprese del cratere e altri 26 milioni di euro per i comuni più piccoli”.

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