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Taglio dei trasferimenti ai “comuni fusi”, i sindaci chiedono il rispetto degli impegni

taglio_contributi_comuni_fusiTRECASTELLI – Questa mattina si sono riuniti Sindaci ed Assessori in rappresentanza dei Comuni di Colli al Metauro, Terre Roveresche, Sassocorvaro Auditore e Vallefoglia. Presenti all’incontro anche i Comuni di Fiastra e Valfornace.

Gli amministratori hanno esaminato la grave situazione che si è determinata in seguito al taglio del contributo decennale previsto dalla legge nella misura del 60% dei trasferimenti dell’anno 2010 ai comuni che poi si sono fusi.

Dal 2011 al 2019 sono state realizzate 119 fusioni per un totale di 268 enti. Nelle Marche sono state realizzate 7 fusioni: Colli al Metauro, Fiastra, Terre Roveresche, Trecastelli, Valfornace, Vallefoglia. Nel 2019 si è aggiunto Sassocorvaro Auditore

Il contributo è stato regolarmente assegnato fino al 2018 per un totale, nelle Marche, di 5.863.982,15 a cui nel 2019 bisogna aggiungere le risorse necessarie per la fusione di Sassocorvaro Auditore per un totale di 6.810.851,25.

Nel 2019 il Governo non ha adeguato la stanziamento sulla base delle nuove fusioni realizzate nel 2019.

Pertanto nelle Marche ciò ha comportato un contributo di 4.346.145,50 pari al 64% di quanto previsto dalla legge. Il problema per le amministrazioni è che la notizia dei nuovi importi arriva ad esercizio quasi concluso quando i servizi sono già stati avviati e le nuove opere in fase di realizzazione.

In questo modo hanno sottolineato gli amministratori si mette in crisi il processo di razionalizzazione e potenziamento della rete dei Comuni che si è tradotto in una riduzione delle spese per la politica e la burocrazia a favore delle spese per i servizi come risulta in maniera inequivocabile dai dati dei conti consuntivi.

Ciò mette in gravi difficoltà i sindaci che, sulla base di precise norme statali, hanno predisposto piani di fattibilità e di investimenti sulla cui base i cittadini hanno votato a favore della fusione nei referendum.

Si mina la credibilità del sistema democratico e si ferma un percorso di razionalizzazione della spesa pubblica.

Per queste ragioni i sindaci dei Comuni Marchigiani risultanti da fusione fanno appello al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed al Ministro degli interni, perché venga mantenuto quanto sancito dalla norma a favore delle popolazioni che hanno aderito a quanto previsto dalle leggi della Repubblica.

L’iniziativa dei Sindaci proseguirà con l’incontro del 11 luglio a Roma con l’ANCI nazionale e con altre iniziative congiunte e condivise con l’obiettivo l’adeguamento delle risorse finalizzate a garantire i trasferimenti previsti dalla norma.

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