FANO – “Normalità? Ma quale normalità” Sono queste le parole che sono riecheggiate in Piazza a Fano questa mattina alla manifestazione che gli studenti delle scuole superiori hanno organizzato per esprimere il loro dissenso ai provvedimenti del Governo e più in generale alla situazione che la scuola sta vivendo.
“Vogliamo essere ascoltati – hanno gridato – c’è un totale disinteresse verso gli effetti psicologici e emotivi che la pandemia ha generato in noi studenti: ansia depressione, disorientamento, difficoltà… la scuola deve tornare al centro del dibattito sociale”.
Si parla di normalità …ma quale? Siamo bombardati di dati, di ambiguità, la scuola si sta facendo carico di problemi che dovrebbero affrontate Ministero e Asur.
Come studenti non possiamo riunirci, non possiamo fare gite, non possiamo avere relazioni, questa non è normalità! La DAD non ci da basi solide nello studio e per questo contestiamo il metodo scelto per fare gli esami quet’anno su basi soggettive e non oggettive, valutazioni non coerenti con l’oggettività.
Non siamo qui per fare politica siamo solo ragazzi ma vogliamo far sentire la nostra voce. Cos’è la normalità? La Dad? Le regole che cambiano ogni settimana? Il rischio di prendere il virus in classe? La morte di un ragazzo alla fine dell’alternanza scuola lavoro? Siamo stati sballottati 50%, 75%, in presenza, in due anni non è stato fatto un piano di rientro sicuro a scuola… dov’è dunque la normalità?
“Eravamo in 5 in classe – ha testimoniato una ragazza – gli altri tutti in DAD, è difficile ascoltare, seguire materie come matematica o fisica in questo modo, non so voi ma io non ci riesco”.
“Ci volete fare l’esame normale? Allora ridateci la nostra normalità, la nostra vita sociale”.
Tante domande, tante sottolineature quelle portate in piazza oggi dai giovani che meritano ascolto e soprattutto confronto.