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“Aset e Marche Multiservizi, fusione o azienda speciale?”

In ballo la gestione di acqua e rifiuti. Critiche dal Forum Provinciale alla legge sulla concorrenza del Governo Draghi.

aset nuovo personale per potrenziare serviziPESARO – “Quando nel 2011 oltre il 92% degli italiani decisero per referendum che l’acqua e gli altri beni comuni (rifiuti, energia) dovessero restare a gestione esclusivamente pubblica senza farci utili, pensavamo che governo e parlamento si sarebbero adeguati alla volontà popolare espressa in maniera così netta”.

Inizia così la nota del Forum provinciale per i Beni Comuni che interviene sulla questione fusione Aset e Marche Multiservizi.

“Ed invece – continua – nulla è successo e l’unica proposta di legge che avrebbe veramente messo in atto la volontà popolare è quella elaborata dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che prevede una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico, depositata già nel 2007 come legge d’iniziativa popolare con oltre 400.000 firme a sostegno, successivamente aggiornata e depositata in questa legislatura a firma di diversi parlamentari del M5S. Tale legge non è mai neppure approdata in aula.

In tal modo le gestioni privatizzate di acqua e rifiuti, come quella di Marche Multiservizi nella nostra provincia, hanno potuto continuare indisturbate.

Adesso ci si è messo anche Draghi, da sempre favorevole ad ogni privatizzazione, che ha presentato il cosiddetto Disegno di legge concorrenza che ribalta completamente l’esito referendario rendendo quasi impossibile una gestione pubblica dei beni comuni.

Per fortuna sono già in atto mobilitazioni contro questo incredibile disegno di legge: la Regione Friuli Venezia Giulia ha già approvato all’unanimità una mozione per stralciare l’art. 6, quello incriminato.

Fermate queste azioni di lobby miliardarie che spingono per fare profitti sui beni comuni, occorre organizzarsi anche nel nostro territorio.

Nel 2028 andranno a scadenza le concessioni del servizio idrico sia ad ASET che a Marche Multiservizi. Sin d’ora occorre prepararsi affinchè invece che mettere a gara quella gestione, che dovrà essere unica a livello provinciale, con l’enorme rischio che vinca una multinazionale, magari estera, che ha come unico obiettivo il profitto, si vada ad un affidamento diretto ad una Azienda Speciale Consortile, liquidando contemporaneamente ASET e Marche Multiservizi.

Qualcuno palesa il rischio di dover pagare enormi somme, specialmente a Marche Multiservizi, per gli investimenti fatti in questi anni. Ma tali investimenti sono stati largamente ammortizzati e Hera, la parte privata di Marche Multiservzi, in questi 20 anni ha incassato più di 100 milioni di euro.

L’Azienda Speciale sarà perfettamente in grado di liquidare la parte restante visto che gestirà il servizio idrico con le relative tariffe.

Oltretutto l’Azienda Speciale non è solo una forma giuridica che garantisce assenza di profitti e partecipazione totalmente pubblica, ma ha obblighi di trasparenza e partecipazione dei cittadini molto migliori delle attuali opache gestioni.

È ora che i partiti prendano posizione su questo fondamentale tema anche perché saranno proprio le amministrazioni comunali che prenderanno vita nel 2024 a dover gestire questo importantissimo passaggio”.

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