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Spese pazze della Lega Nord di Fossombrone? La replica di Pandolfi

lega nord fossombrone yuri pandolfiFOSSOMBRONE – Il coordinatore della Lega Nord Yuri Pandolfi interviene sulle critiche che la lista Unione per Fossombrone avrebbe sollevato in merito ai costi sostenuti dalla Lega Nord per organizzare la manifestazione sull’immigrazione, tenutasi lo scorso 25 luglio. Qui di seguito il testo della nota.

“Ma quanto mi costi?”questo lo slogan di una vecchia pubblicità degli anni 80. Ebbene il caldo di quest’estate sembra aver infierito sulle funzioni cerebrali di qualche esponente politico locale, conducendolo verso vaneggiamenti sugli “esosi” costi di un’iniziativa del gruppo Lega Nord Marche Fossombrone.

Come noto, lo scorso martedì 25 luglio, il movimento ha organizzato una manifestazione sul tema dell’immigrazione. E’ doveroso precisare che il suo animo non era volto al creare malcontento o sentimenti razzisti, il solo scopo era chiedere alle autorità competenti delucidazioni sulle modalità di collocazione dei profughi, sul loro status, e se fosse eventualmente garantita la loro, ma anche la sicurezza dei nostri concittadini.

Come da abitudine di certi esponenti politici locali dalla carriera ormai abissata, vengono nutrite risibili polemiche sugli esorbitanti costi sostenuti per tale manifestazione. Capire che gli agenti di polizia utilizzati per garantire l’ordine per tutta la durata del comizio, hanno svolto questo compito durante il turno di lavoro assegnatogli, è un ragionamento puerile, al quale però, non tutti sembrano arrivare.

E’ da ricordare che le manifestazioni organizzate dalla Lega Nord, sono sempre di carattere pacifico, a portare disordine invece sono gruppi “eversivi” identificabili con la frangia politica che ci contesta. Ma se per Unione per Fossombrone, questi son tempi di bilanci, perché non analizzare tutte le spese di cui i cittadini  devono e dovranno farsi carico, spese dovute al governo di sinistra?

La vecchia amministrazione sembra dimenticare i danni causati alla cittadinanza, in termini economici, avviando il confuso e fallimentare progetto “bocciodromo”. Quante persone son rimaste disoccupate, quante lo saranno, e quali saranno  le richieste risarcitorie della parte lesa? Chi dovrà farsi carico di tali risarcimenti, e a spese di chi?

Inoltriamoci nel campo REMS… un campo minato, o almeno lo sarà quando una volta arrivati alla demolizione dello stabile verso la cui realizzazione in area non edificabile, non è mai stata contestata dalla minoranza. La domanda nasce spontanea: chi dovrà sostenere le spese di demolizione, le spese legali, e non ultimi, i risarcimenti per la mancata realizzazione del progetto, o nel caso opposto della svalutazione degli appartamenti del quartiere?

Ultimo, ma non per questo di minor importanza, è doveroso portare l’attenzione sui costi che incombono sulle tasche dei nostri concittadini, e non solo, per le scellerate scelte politiche sulla sanità sempre appoggiate, e mai contrastate, dal gruppo di minoranza. Scelte che hanno reso la salute non più un diritto costituzionale, ma un costoso privilegio al quale accedere sborsando cifre esorbitanti non da tutti sostenibili.

Mettendo sulla bilancia, da una  parte le spese per una piccola manifestazione pacifica, dall’altra tutte quelle causate dal “buon governo” di centro sinistra, non appare difficile profetizzare da che parte dovrà spostarsi il suo ago, ciò che appare invece amletico è il meccanismo malato che induce gli appartenenti di una classe politica in declino a formulare ridicoli ragionamenti, tralasciando tutte le malefatte da loro stessi materializzate.

L’unico dato sul quale l’uscente classe dirigente deve interrogarsi è il danno, anzi i numerosi danni, causati alla cittadinanza  senza additare  improbabili colpevoli o capri espiatorii. Si faccia ammenda per tutti gli errori ricordandosi che alla fine dei giochi, poiché un gioco sembra essere stato il loro amministrare, le ripercussioni ricadono sempre sul popolo che come usava dire il grande Antonio De Curtis in arte Totò…”E io pago”.

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