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Scuolabus, Candio Curina: “Caos annunciato, serviva un piano B”

La nota del candidato a sindaco di Colli al Metauro sulla questione trasporto scolastico: "A Tavernelle niente pullman all’uscita, un fatto gravissimo".

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Candio Curina, candidato a sindaco a Colli al Metauro

COLLI AL METAURO – “Ci si sarebbe dovuti tutelare, organizzando un ‘piano b’ prima che fosse troppo tardi. È questa l’opinione di Candio Curina – candidato sindaco a Colli al Metauro a capo della lista civica ‘Energia in Comune -, in merito ai recenti disservizi relativi al trasporto scolastico durante il primo giorno di scuola.

E non solo. L’amministrazione comunale si è fatta trovare impreparata. La società inadempiente – la Tundo Spa – era già da tempo sotto osservazione.

Lo dimostra l’interrogazione presentata da alcuni consiglieri regionali lo scorso dicembre, seguita da un’iniziativa analoga a maggio di quest’anno: al centro temi tutt’altro che secondari, come il mancato pagamento degli stipendi e la violazione di alcune norme di sicurezza sul lavoro da parte di Tundo Spa.

Eppure la società in questione ha vinto ugualmente il bando. Ed è vero che l’appalto è di livello regionale, ma ai singoli comuni spettava comunque l’onere di stabilire un contatto diretto con la ditta per dettagli operativi di certo non trascurabili: dall’elenco dei mezzi a quello dei dipendenti, ma anche
per tutto ciò che concerne le assicurazioni e gli altri adempimenti.

Ed è ciò che hanno fatto diversi comuni della nostra regione, tanto che alla fine soltanto quattro si sono ritrovati in balia degli eventi, come sottolineato anche dall’assessore regionale Guido Castelli.

Tra questi, purtroppo, anche Colli al Metauro. Nel dettaglio, a tempo debito diversi sindaci – anche della nostra provincia – hanno cominciato a sollecitare la Tundo affinché inviasse la documentazione necessaria, tentativo poi risultato vano.

I più previdenti, però, almeno una decina di giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico hanno compreso il problema e cominciato a ragionare a un piano alternativo.

Proprio il mancato invio della documentazione ha rappresentato un chiaro campanello d’allarme, che però la nostra amministrazione comunale non ha saputo cogliere.

I sindaci più attenti hanno dunque contattato in tempi utili altre aziende per chiedere loro di farsi trovare pronte a garantire il trasporto scolastico nel caso in cui – a due giorni dalla prima campanella, ovvero lunedì 13 settembre – non fossero pervenuti i documenti da parte della Tundo.

Carte che non sono mai arrivate, così i comuni che erano stati più previdenti hanno affidato l’incarico alle ditte preallertate senza aspettare la comunicazione ufficiale della Tundo, arrivata fuori tempo massimo”.

Per Candio Curina e per tutti i componenti della lista civica Energia in Comune “il trasporto scolastico rappresenta un servizio essenziale. Poter contare su scuolabus e pullmini per lo spostamento quotidiano dei propri figli rappresenta una garanzia di sicurezza per numerosissime famiglie, nonché un caposaldo per l’organizzazione di tutti i giorni.

Dall’edilizia scolastica al trasporto di alunni e studenti: la nostra scuola merita più attenzione. E quanto accaduto a Tavernelle anche il secondo giorno di lezioni rappresenta un fatto gravissimo che dovrebbe far riflettere.

Nonostante gli annunci e le promesse dell’assessore Pietro Briganti, non tutte le linee indicate sono infatti realmente partite. Si pensi alla linea 6: i mezzi previsti hanno sì accompagnato i ragazzi a scuola, ma all’uscita della scuola primaria – per riportarli a casa – non vi era neanche l’ombra di uno scuolabus”.

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