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Prelievo multiorgano al Santa Croce di Fano

Le cornee inviate alla Banca di Fabriano, i reni a Brescia, il fegato in Ancona. La persona deceduta aveva dato il consenso in vita al momento del rinnovo della carta di identità

prelievo_multi_organoFANO – Nuovo prelievo multiorgano all’ospedale Santa Croce di Fano. Con una differenza rispetto al passato: la paziente di 65 anni, ricoverata e deceduta il 9 agosto, aveva espresso in vita la volontà di donare i propri organi in occasione del rinnovo della carta di identità.

Le procedure medico legali inerenti l’accertamento della morte cerebrale, quelle organizzative relative al prelievo e trasporto degli organi e le verifiche cliniche dell’idoneità degli organi al trapianto, sono state condotte dal collegio medico composto dai professionisti della Rianimazione, della Neurologia, dell’Anatomia Patologica e della Direzione Medica di Presidio in collaborazione con il personale medico e infermieristico della Rianimazione, del Blocco Operatorio e Servizio Trasporti.

Il Collegio Medico e le equipe esterne hanno effettuato le procedure per il prelievo di fegato, reni e cornee, procedure concluse ieri mattina, 10 agosto.

“Sono sempre di più i pazienti che manifestano la volontà di donare gli organi – commenta il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale Pesaro Urbino Nadia Storti -; questo consente di dare una speranza di vita ad una platea più vasta di persone malate e in attesa di trapianto”.

Colpiti dalla generosità anche i medici coinvolti nella procedura: “Aver acconsentito in vita alla donazione di organi, significa che la persona era consapevole dell’importanza di questo gesto, che può salvare delle vite e consentire ad altri di avere una nuova occasione”. Le cornee sono state destinate alla banca di Fabriano, il fegato in Ancona e i reni a Brescia.

“I 105 trapianti d’organo effettuati nel 2022 sono il frutto di un lavoro in crescendo – sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -.

Un risultato eccezionale, se pensiamo che nel 2021 furono 90, il segnale di una sensibilità crescente su un tema tanto delicato e importante. La donazione è generosità, una scelta che ha salvato molte vite: riconoscenza va rivolta anche al personale sanitario che permette di realizzare le donazioni con dedizione e professionalità”.

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