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Visite a Sant’Agostino, trasporto gratuito per i turisti

Servizio di trasporto gratuito per i turisti che soggiornano nelle strutture ricettive e che vogliono visitare l'area archeologica di Sant'Agostino

area archeologica sant agostino fanoFANO – L’assessorato al Turismo ha lanciato il servizio di trasporto gratuito dei turisti dalle strutture ricettive dove alloggiano fino al centro storico per scoprire e conoscere l’area archeologica di SantAgostino che è stata riaperta grazie ad progetto condiviso.

Per accedere al servizio i turisti devono semplicemente richiedere la Fano Visit Card e potranno così beneficiare di questa opportunità gratuita.

Il servizio è attivo il venerdì dalle 17 alle 21 e il sabato e la domenica dalle 18 alle 24. E’ sufficiente contattare il 340-8525936 e prenotare la propria corsa.

“Una modalità che facilità la connessione e l’interazione tra i turisti e la città – spiega l’assessore al Turismo Etienn Lucarelli -, specie per quelli che trascorrono la propria vacanza nelle località di Fosso Sejore, Torrette e Pontesasso.

Grazie alla Visit Card lanciamo questa modalità che valorizza e rende ancora più piacevole il soggiorno nella nostra città.

Con il trasporto gratuito sarà possibile così visitare e accedere all’area archeologica di Sant’Agostino usufruendo delle visite guidate nei seguenti orari: dalle 17 alle 20 e il sbatto e la domenica dalle 17 alle 23.

Il progetto di Fano Vist Card vuole creare un ecosistema in grado di promuovere il nostro patrimonio storico e culturale che così ha la possibilità di essere vissuto appieno dai turisti che scelgono la nostra città.

Azzerare il problema del trasporto e dell’accesso alle aree storico culturali significa investire sul potenziamento dell’offerta turistica e di accoglienza.

Non dimentichiamoci che questo servizio si aggiunge a quello erogato da Adriabus, attivo per tutto il periodo estivo. Il servizio sarà attivo in via sperimentale attivo per tutto il mese di agosto, poi a settembre tireremo le somme e capiremo come andare avanti”.

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