“Nelle tragedie collettive un sistema sanitario pubblico è l’unica garanzia”
Il Forum provinciale per i Beni comuni chiede che i 100 posti di terapia intensiva restino patrimonio pubblico. Il pesante effetto dei tagli sulla sanità pubblica nei decenni.
PESARO – Il Forum provinciale per i Beni comuni interviene su quanto si sta decidendo anche nelle Marche per gestire un’emergenza aggravata da carenze strutturali e di personale, e da decenni di tagli e di privatizzazioni che hanno portato le nostre risorse sanitarie pubbliche ai livelli più bassi della media europea.
“Nel ringraziare tutto il personale sanitario per l’enorme lavoro svolto, e pur non essendo pregiudizialmente contrari ad un reparto ospedaliero provvisorio per malati Covid 19, chiediamo alla Regione che alla fine della crisi i 100 posti letto di terapia intensiva restino patrimonio pubblico per potenziare la qualità dei servizi negli ospedali esistenti, in maniera strutturale e duratura. Chiediamo cioè che si generi un primo immediato miglioramento del nostro sistema di assistenza e in particolare dell’emergenza.
Per quanto riguarda l’appello ai finanziamenti privati non ci sembra verosimile che per la realizzazione di 100 posti letto in emergenza non esistano procedure d’urgenza per l’utilizzo immediato delle risorse pubbliche, che a quanto pare sono già disponibili.
Dispiace soprattutto che, proprio alla vigilia di una rinascita del sistema sanitario pubblico, l’appello della nostra Regione alle aziende private dia l’immagine di un sistema pubblico lento per la troppa burocrazia, mentre il personale sanitario sta dimostrando da settimane di saper reagire immediatamente ad una crisi gravissima, nonostante i tagli che hanno ridotto ospedali (13 solo nelle Marche), posti letto, assistenza territoriale, tecnologia e sopratutto personale.
Chiediamo quindi che le risorse eccezionali in arrivo per l’emergenza diventino il punto di partenza di un nuovo Piano Sanitario regionale, e che ci si allontani definitivamente dalla narrazione che il privato è più veloce ed efficiente del pubblico, poiché la grande lezione di questa tragedia collettiva è che, soprattutto nelle emergenze, la migliore garanzia è un servizio sanitario pubblico universalista e con gestione diretta dei servizi sanitari”.