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La campana “muta” della Pieve e le antenne telefoniche

Secondo la minoranza la campana si sarebbe potuta ripristiane con i fondi derivanti dai canoni delle antenne installate sul campanile della Pieve. 192.000 euro si sarebbero persi con il nuovo accordo

antenne campanile pieveCARTOCETO – La campana della Pieve di Cartoceto è muta ormai da diverse settimane e la ragione di ciò sembrerebbe la mancanza di fondi per il suo ripristino.

“La scusa più gettonata dall’Amministrazione comunale – scrive in una nota la minoranza consigliare – per giustificare il mancato intervento è legata alla presunta mancanza di fondi”.

Eppure, secondo la minoranza, una forma di finanziamento si sarebbe potuta trovare: “Infatti – continua la nota – a marzo dello scorso anno, su proposta della Società Cellnex Italia S.p.a., proprietaria delle antenne installate nel campanile della Pieve (insieme a quella sita in località Alberone nei pressi del depuratore comunale), è andata in onda la rinegoziazione del contratto di locazione”

Il contratto scaduto della durata di 9 anni è stato rinnovato per 24 anni. Il canone annuale che ammontava a 8.200 euro è diventato una rata unica anticipata di 91mila euro (3.792 euro all’anno).

“Il nostro comune – scrivono dalla minoranza – ha quindi perso circa 4.408 Euro all’anno, che avrebbero fatto ulteriormente incamerare alle finanze comunali circa 105 mila Euro, considerando l’intero periodo del nuovo contratto (aggiungendo a questa analisi anche la rinegoziazione dell’antenna in località Alberone) l’ammanco aumenterebbe a circa 192 mila Euro, corrispondenti a circa 8 mila Euro annui.

È evidente – concludono dalla minoranza – che questi introiti avrebbero fatto davvero molto comodo per incrementare il decoro che si deve ad un luogo di culto, in cui riposano i nostri cari, e per ridare voce alla campana della nostra Pieve”.

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