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Fossombrone, per la minoranza la quadreria è stata messa ‘a soqquadro’

La minoranza critica il nuovo allestimento della Quadreria Cesarini che avrebbe snaturato l'allestimento originario del Notaio Cesarini

elisa cipriani
Elisa Cipriani (foto Antonietta Spadoni)

FOSSOMBRONE –  Elisa Cipriani, consigliera di minoranza, interviene sugli ultimi lavori effettuati all’interno della Quadreria Cesarini critcando il nuovo allestimento che non rispetterebbe l’assetto originario voluto dal notaio Cesarini.

“Dopo il lascito al Comune nel piano nobile della residenza – afferma la Cipriani – ogni oggetto era stato mantenuto secondo l’ordine che gli era stato assegnato dal suo proprietario tanto che l’abitazione, prima dell’apertura al pubblico, era rientrata all’intero di quei beni culturali classificati come Casa-Museo, divenendone anche uno degli esempi più ricchi e prestigiosi nelle Marche.

Conservando le volontà del suo proprietario era stato possibile offrire al visitatore l’occasione di ammirare opere prestigiose e al contempo il calarsi in un ambiente e in un particolare periodo storico perché è la casa stessa, nel suo insieme, nella struttura architettonica, negli arredi e suppellettili, un’opera d’arte.

Ora – continua la Cipriani – il suo assetto originario, durante la sistemazione fatta dalla Giunta grillina, è stato pesantemente alterato. L’interrogazione da me presentata, non era finalizzata a criticare la manutenzione o il restauro, ma era volta a sapere se la Giunta riporterà le opere e tutti gli oggetti della Quadreria nell’ordine originario, perché l’operazione che è stata compiuta ha snaturato completamente il complesso artistico-architettonico diminuendone il valore culturale e museale.

Non essendoci stata data risposta in occasione dell’ultimo consiglio comunale non sappiamo se la Soprintendenza possa aver autorizzato tale nuova disposizione e se il Comune abbia preventivamente richiesto alcun nulla-osta tramite l’ufficio competente o il suo direttore onorario.

Ci auspichiamo fortemente – conclude la Cipriani – che il ripristino avvenga e venga fatto quanto prima perché la modifica ha creato un falso storico e certamente non rispetta la volontà del notaio Cesarini che è stato un benefattore per la nostra città grazie alla sua importante donazione”.

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