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Crisi Saipem, FdI Fano: “Sono a rischio posti di lavoro?”

Fratelli d'Italia Fano interviene sulla crisi di Saipem e sui possibili tagli all'occupazione che ne potrebbero derivare.

saipem fanoFANO – “Come si apprende dalla stampa, (Sole 24 ore, Milano Finanza) la ex Snam Progetti, ora Saipem Spa, grande multinazionale che opera nel settore delle costruzioni in ambiti che spaziano dal petrolio al gas e alle rinnovabili, non se la starebbe passando per niente bene.

Il 31 gennaio l’Ad ha annunciato perdite per oltre il 30% del capitale sociale, provocando una forte caduta del titolo, quotato in borsa, ed ha acceso i riflettori sulla imminente crisi finanziaria che l’azienda starebbe attraversando da alcuni mesi.

I due maggiori soci, ovvero Eni spa e CDP (Cassa Depositi e Prestiti) stanno cercando di risolvere il problema affiancando due nuovi manager all’attuale amministratore delegato, il direttore generale Alessandro Puliti (ex Eni) e il direttore finanziario Paolo Calcagnini (ex CDP).

Sarà sufficiente? Da quanto appreso dai maggiori quotidiani economici e riviste di settore, molto probabilmente no.

Servirà una importante ricapitalizzazione, in sintesi un aumento di capitale dai vecchi soci o da nuovi (molto probabilmente esteri) a cui si darà certamente seguito ad un nuovo piano di ristrutturazione industriale.

La preoccupazione di Fratelli d’Italia è legata soprattutto al fatto che le vicende aziendali possano riflettersi sugli aspetti occupazionali, infatti solitamente le operazioni finanziare di vasta portata sono seguite da profondi ridimensionamenti del personale.

Saipem è un asset strategico che riteniamo fondamentale per il futuro del nostro paese, il centro Saipem è un pezzo di storia di Fano (la sede sul nostro comune è stata aperta da più di 50 anni fà), attualmente dà lavoro a circa 700 dipendenti, figure ad alto profilo tecnico, oltre a essere con il suo indotto un volano di occupazione per tutta la zona industriale di Bellocchi.

Fratelli d’Italia Fano propone, se non è stato già fatto, al sindaco ed alla giunta di aprire un tavolo con azienda, parti sociali, regione e ministero dello sviluppo economico per fare gli interessi di Fano, delle Marche e del nostro paese.

Ci auguriamo che l’amministrazione comunale ad ogni modo intraprenda tutte le azioni volte a scongiurare il rischio di depotenziamento della sede Saipem di Fano e conseguente ricaduta sui posti di lavoro”.

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