Il Metauro
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Caos sui treni per l’ordinanza sul distanziamento del Ministro

Da agosto nelle Marche non è più in vigore il distanziamento sui mezzi pubblici locali, treni locali compresi. La nota del sindacato che ha chiesto un incontro urgente in Regione.

ANCONA – Ieri domenica, dopo che Trenitalia aveva già  venduto il 100% dei posti disponibili nei propri treni a lunga percorrenza giornalieri, l’ordinanza del Ministro Speranza  ha quasi dimezzato la capacità dei treni  creando disagi e situazioni di confusione e disagio. La soppressione di alcuni treni della società Italo ha ulteriormente aggravato la situazione.

Alcuni viaggiatori pretendevano il distanziamento, altri volevano occupare i posti che avevano regolarmente acquistato ed altri ancora con i treni Italo soppressi si sono riversati sui convogli Trenitalia in partenza per le stesse destinazioni.

La situazione per il personale viaggiante è stata molto difficile; i treni a lunga percorrenza, nella giornata di domenica, malgrado l’ordinanza del ministro Speranza hanno viaggiato pieni.

Le misure di prevenzione e sicurezza per il Sars Cov 2 sembrano di molto attenuarsi per i lavoratori dei trasporti ed anche per i cittadini trasportati.

Da questo mese, anche la Regione Marche ha tolto con ordinanza il distanziamento nel trasporto pubblico regionale (treni e bus).

Ma occorre fare alcune riflessioni. La prima: il viaggiatore che si sposta occasionalmente  da Ancona a Bologna sul Freccia Argento viaggerà distanziato mentre per il pendolare che giornalmente si reca per lavoro da Ascoli ad Ancona il distanziamento non serve.

La seconda: ci si sta impegnando per garantire in sicurezza la riapertura delle scuole dimenticando che, molta parte degli studenti, per andarci, viaggiano su mezzi pubblici, accalcati.

Il sindacato ha già avanzato alla Regione alcune proposte. Anzitutto, una regia di indirizzo unica, l’utilizzo del settore del noleggio (ancora drammaticamente fermo) in affiancamento al trasporto pubblico in questa fase.

Quindi, maggiori controlli nelle stazioni e sui mezzi pubblici,  la diversificazione degli orari di apertura dei servizi pubblici e commerciali nella città e una sinergia tra le varie modalità di trasporto, ferro gomma ma  anche ferro e aria.

Per questo, la Filt chiede il rispetto del protocollo sottoscritto dai sindacati con il Governo che, in questa fase,  sembra che  troppi stiano ignorando.

La FILT Marche, su questa materia,  già oggi  chiederà un incontro urgente all’assessorato regionale ai Trasporti.

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