URBINO «Se aria, acqua, suolo e cibo sono puliti, lo saranno di conseguenza anche i nostri pensieri. Non è un’utopia, è un’urgenza storica» sono le parole piene di energia e positività con cui, sul palcoscenico in piazza della Repubblica, Maria Assunta Bordon, fondatrice dell’Istituto di Medicina Naturale con Antimo Zazzaroni, ha dato inizio alla XIV edizione di Biosalus, il festival del biologico e del benessere olistico, che si è chiuso ieri con grande successo dopo tre anni di pausa.
L’affluenza di pubblico è stata davvero alta, in un weekend con temperature quasi agostane: si stima una affluenza di circa 20 mila visitatori.
Bel tempo che ha regalato una marcia in più all’area Biosalus Outdoor, la novità di quest’anno: praticare sport all’aria aperta è la massima espressione del benessere, e lo hanno capito in tanti.
Tra le attività più amate la pista pump track, sempre trafficata di BMX, la spettacolare parete per l’arrampicata libera, le passeggiate a cavallo e in bici, e anche lo stand dedicato al paracadutismo.
Tanta gente in fila anche per le conferenze tenute dai docenti ed ex studenti della Scuola Italiana di Naturopatia: nelle sale, stracolme di persone curiose, si è parlato di temi interessanti come la riflessologia auricolare, la medicina tradizionale cinese e gli oli essenziali come forma di prevenzione dei malesseri invernali.
Molto apprezzate anche le dimostrazioni pratiche degli esperti per portarsi a casa qualche pillola di benessere, e le lezioni di yoga, frequentate già dal primo mattino per iniziare la giornata con il piede giusto.
La stessa atmosfera rilassante si respirava anche alla Rampa elicoidale dove la Rete Olistica Italiana ha messo a disposizione i suoi operatori del benessere per massaggi reiki, indiani e consulenze sulle costellazioni familiari.
Il viavai di curiosi tra le bancarelle del mercatino biologico in piazza delle Erbe e dell’artigianato in corso Garibaldi è stato continuo, con grande soddisfazione dei commercianti. Emozionante, come evento conclusivo e di buon auspicio per Biosalus, anche la dissoluzione, all’interno del cortile del Collegio Raffaello, del Mandala di sabbia colorata, realizzato dai monaci tibetani del monastero di Gaden Jangtse Tsawa Khangsten durante i due giorni del festival.
La loro sala è stata oggetto di tanta attenzione, anche da parte dei bambini, in fila per poter avere il braccialetto intrecciato con i colori del Tibet come ricordo della giornata.
«Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo», diceva Gandhi: la ricchezza delle iniziative di Biosalus e il suo successo sono un piccolo grande passo verso la consapevolezza che il nostro benessere parte in primis da noi, per poi trasmetterlo agli altri.