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Auguri di Natale, “Gesù, chi era costui?”

don piergiorgio sanchoni
don Piergiorgio Sanchioni

Gli auguri di Natale di don Piergiorgio Sanchioni, parroco di Tavernelle di Colli al Metauro, con una riflessione sulla figura di Gesù Cristo.

“Natale, tutto bello, evidente, necessario: Santa Claus, Babbo Natale, gli elfi, l’albero illuminato,il pandoro. Ma  sorge un interrogativo dentro di me. Gesù Cristo che cosa c’entra con tutto questo?

Chiedo ai bambini di chi è il Natale? Chi festeggiamo? Alcuni di loro, non solo quelli di altre religioni,non sanno rispondere. Un mio amico prete invitò un anno i suoi parrocchiani, la notte di Natale, a vedere un presepio bellissimo, diverso. Andarono in tanti, pieni di curiosità, ma quella notte in chiesa non trovarono nulla. Si arrabbiarono con il Don che li invitò a guardare meglio in fondo alla Chiesa. “Ma  dov’è? “ “Cercatelo in mezzo ai sacchi neri di  rifiuti. Voi così, a volte ,avete ridotto il Natale”. Stupenda lezione.

Ma Gesù.. chi era costui? Proviamo in queste poche righe a fare un ritratto di Cristo Figlio di Dio, consapevoli che tanti artisti, scrittori, registi, musicisti l’hanno fatto meglio.

Perché a Natale non riscoprire Gesù, non solo nei presepi, ma in tutte queste espressioni di bellezza e di fede? Perché non sentirlo dentro di noi? Lui anche oggi ci parla.

Gesù era un ebreo della Palestina di 2000 anni fa. Alto, robusto, bello se una donna sfidando la folla, gridò: “Beato il seno che ti ha portato!”. Gesù è un uomo libero che ha un grande progetto: parlare di un Dio amore che ama tutti, che perdona, che ci prepara un regno di giustizia, di pace, di gioia infinita. Non viene capito. Viene osteggiato dai capi, dai sacerdoti, dai farisei falsi. Anzi l’accusano di bestemmiare facendosi Dio, di essere indemoniato, di essere un mangione ed un ubriacone. Ma Lui non demorde, predica il Vangelo percorrendo in lungo e in largo quasi tutti i paesi d’Israele con i mezzi di allora. Guarisce, libera dal male, comanda alla natura che gli obbedisce. Incontra tutti, va in casa dei peccatori: Zaccheo,  Simone, Maddalena che, affascinati dalla sua proposta, si convertono e cambiano vita.

Ma Gesù è anche molto duro con chi si serve della religione per i suoi interessi. Una volta, nel luogo più sacro per gli Ebrei, il Tempio di Gerusalemme, scaccia i venditori, rovescia i tavoli dei cambiavalute e grida: “Non dovete fare del luogo di preghiera un mercato!” Ci svela il segreto della beatitudine, della felicità: essere umili, pacifici, poveri, misericordiosi, puri e perfino perseguitati a causa sua. Incontra e accoglie quelle persone che la società aveva emarginato: le donne, quante donne nel Vangelo! Sarà proprio a loro affidato l’annuncio della Resurrezione.

I bambini, i mocciosi, coloro che contavano poco e spesso disturbavano: “Lasciate che i Bambini vengano a me e se voi non vi farete piccoli come loro non entrerete nel regno dei cieli”. I poveri,  i  malati, i lebbrosi, che oggi papa Francesco chiama gli scarti, sono i suoi prediletti. Soffre molto Gesù per le accuse ingiuste, per le incomprensioni anche dei suoi amici, per le torture, per la infamante morte sulla Croce. Muore giovane, circa 30 anni, ma il terzo giorno il suo sepolcro è vuoto. E’ il più grande big bang della storia. E’ Risorto.

Un uomo così non può affascinare anche oggi?”

Questo è il mio augurio ai lettori del Metauro e ai tanti amici.Buon Natale…così con Gesù !

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