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Al via i saldi estivi, Trufelli (Confcommercio): ‘Privilegiamo i negozi di vicinato’

Dal 6 luglio al via in tutta Italia i Saldi Estivi con le nuove regole del Codice del consumo, ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano (14 luglio). Alcuni consigli utili

saldi invernaliPESARO – «Quelli in partenza – spiega il vicedirettore di Confcommercio Marche Nord Agnese Trufelli – sono saldi molto importanti ed attesi sia dalle attività commerciali che dai consumatori.

Nella nostra regione si concluderanno il 31 agosto. I consumatori potranno acquistare articoli di abbigliamento a prezzi molto convenienti. I negozi contribuiranno in maniera sostanziale al contenimento dei prezzi e, di conseguenza, dell’inflazione.

L’invito ancora una volta è quello di acquistare sotto casa, a privilegiare i negozi di vicinato che svolgono un importante ruolo sociale e sono veri presidi di sicurezza delle nostre città e dei nostri borghi.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 213 euro, pari a 95 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro.

Va evidenziata la novità dell’applicazione dal 1° luglio del nuovo Codice del Consumo che modifica le norme su sconti, promozioni, liquidazioni e saldi ed introduce per la prima volta una regolamentazione anche delle vendite online. Un’importante risposta alla richiesta di Federazione Moda Italia e Confcommercio a tutela del principio ‘stesso mercato, stesse regole’».

PER IL CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO, FEDERAZIONE MODA ITALIA E CONFCOMMERCIO RICORDANO ALCUNI PRINCIPI DI BASE:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (che, in base al D.lgs 26/2023, è il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

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