Al Leopardi il progetto Erasmus+ ha sfidato la pandemia
Si è concluso il progetto Erasmus+ che ha visto coinvolte le scuole di Colli al Metauro con altre di Lettonia, Creta e Bulgaria.
COLLI AL METAURO – Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia ma anche grazie all’aiuto delle tecnologie, l’istituto comprensivo “Giacomo Leopardi” e i suoi insegnanti, insieme agli studenti delle classi seconde A-B-C-D- di Saltara, è riuscito a portare a termine il progetto Erasmus+ “MEET- Motivation Enhanced through Educational Technologies”.
Il progetto è un parternariato di quattro scuole di Lettonia, Creta e Bulgaria e, ovviamente, l’I.C. di Colli al Metauro che è anche la scuola capofila del progetto.
Partito nel 2018 e prorogato fino all’agosto 2021, ha permesso ad alcuni fortunati ragazzi, negli scorsi anni, di visitare Creta e Lettonia, prima che la pandemia bloccasse tutte le attività scolastiche, comprese gite e gemellaggi.
Durante l’anno scolastico appena concluso, insegnanti e studenti di Bulgaria e Italia, sono riusciti a dare vita a due periodi di mobilità “virtuale”, prevista dalla Commissione Europea proprio per permettere la conclusione dei progetti già avviati, anche se a distanza e non certo in presenza.
La prima mobilità virtuale in aprile, organizzata dalla scuola “Tsanko Tserkovski” di Sofia in Bulgaria, ha permesso ai ragazzi italiani, greci e lettoni di incontrarsi su l’ormai celeberrima GoogleMeet, in orario scolastico.
Insieme ai loro insegnanti, gli studenti hanno preso parte ad attività preparate dai loro coetanei bulgari: durante videocall in classe hanno potuto confrontarsi con i loro compagni, partecipare ad attività su piattaforme didattiche, giocare, recitare, assistere a virtual tour del paese europeo.
Stessa cosa a maggio, per la mobilità virtuale organizzata dall’istituto italiano: nel rispetto della finalità del progetto, che, coincidenza fortunata, puntava proprio sull’implementazione delle nuove tecnologie a scuola, come mezzo per aumentare la motivazione allo studio, le classi coinvolte e i docenti hanno organizzato attività di vario tipo: visita virtuale del borgo di Saltara, della Casa di Raffaello di Urbino, creazione di ricette su Padlet, appreso le basi dello spagnolo, assistito ad esperimenti scientifici e realizzato una Thinking Box contenente i pensieri e le riflessioni legati all’esperienza del progetto stesso.
Tutto ciò ha permesso una degna conclusione del progetto, anche se la speranza quella di potere ricominciare a viaggiare veramente, mettendo da parte, almeno per un po’, computer e device digitali.