Aguzzi sulle nuove norme del RdC: “Chi può lavorare deve vivere del proprio lavoro”
Il 1 settembre sono entrate in vigore le nuove norme che riguardano i percettori del Reddito di Cittadinanza. Aguzzi favorevole alle nuove norme.
ANCONA – “Dal 1 Settembre sono partite le nuove misure governative in merito alla rimodulazione del Reddito di Cittadinanza.
Ringrazio e accolgo con favore le nuove norme varate dal Governo – afferma l’assessore regionale Stefano Aguzzi – che istituiscono il nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativo che sostituirà il Reddito di Cittadinanza.
Finalmente si è fatta una scelta utile al Paese e che darà una possibilità concreta di lavoro per chi fino ad oggi ha percepito il Reddito di Cittadinanza ma non si è mai prodigato nel trovare lavoro.
Inoltre si distingue chi realmente ha un disagio (es. chi ha un disabile a casa o un anziano da accudire o problemi fisici) rispetto a chi è in età da lavoro e stando bene fisicamente dovrà rendersi disponibile nella prima chiamata” commenta Aguzzi.
“Ogni persona in età da lavoro che non ha impedimenti fisici ha un dovere, in primis verso se stesso, e poi nei confronti della collettività, di lavorare e produrre reddito, mentre l’assegno di inclusione continuerà ad essere erogato a coloro che non sono in grado di lavorare tramite i servizi sociali dei Comuni di residenza.
Altra storia – continua Aguzzi – invece, per le persone cosiddette occupabili che hanno i requisiti per lavorare e si dovranno presentare ai Centri per l’impiego regionali per dichiarare la loro posizione ed essere poi inseriti in un percorso formativo volto alla occupabilità futura.
Nella Regione Marche sono oltre 7.000 i percettori di reddito di cittadinanza occupabili che potranno essere inseriti nella piattaforma che prevede il percorso di formazione e inserimento lavorativo che gli consentirà di percepire un assegno di 350,00 euro per 12 mesi finché non troveranno collocazione tramite un’impresa.
Alla prima offerta di lavoro che non accettano, queste persone perderanno il sussidio, come giusto che sia.
Ho aderito con convinzione – conclude Aguzzi – come Assessore della Regione Marche e come esponente politico di Forza Italia, all’azione intrapresa dal Governo che ha fatto chiarezza una volta per tutte: chi può lavorare deve vivere del proprio lavoro e contribuire alla crescita del Paese, chi non può lavorare deve essere sostenuto e non deve essere lasciato indietro ma soprattutto queste due situazioni devono essere ben distinte tra loro.”