Addio a Giuseppe Ottaviani, il superatleta di Sant’Ippolito
Si è spento all'età di 104 anni. A lui avevamo dedicato due copertine nel 2011 e nel 2016.
SANT’IPPOLITO – Ieri si è spento all’età di 104 anni il pluricampione Giuseppe Ottaviani. Il nostro ricordo con la copertina e l’articolo che gli abbiamo dedicato nel 2016 in occasione della sua partecipazione al Festaival di Sanremo.
“Anche se l’emozione era tanta, Giuseppe Ottaviani, il quasi centenario pluricampione nostrano, non si è certo dimenticato di salutare tutti gli abitanti di Sant’Ippolito.
È stato lui il protagonista della prima serata del 66° Festival della canzone italiana nel momento “Tutti cantano Sanremo” che Carlo Conti ha anche quest’anno voluto riproporre presentando personaggi curiosi del nostro Bel Paese.
Abbiamo dedicato a Giuseppe la copertina de Il Giornale del Metauro nel settembre 2011 quando lo avevamo intervistato assieme al suo allenatore e preparatore atletico Graziano Bacchiocchi. Ora che è salito sul “podio” dell’Ariston tutta l’Italia conosce la tenacia e l’amore per lo sport di questo nostro concittadino.
Giuseppe Ottaviani, originario di S. Ippolito, classe 1916, sposato e padre di tre figli. Assieme a lui c’è il suo “con-sigliere sportivo” Graziano Bacchiocchi, presidente della gruppo di atletica Effebi Fossombrone. La loro è una amicizia di vecchia data che li lega da oltre 30 anni. Giuseppe va subito al sodo. Ci racconta che, oltre 30 anni fa, assistendo ad alcune gare di suoi amici coetanei si è detto: «Se lo fanno gli altri, posso farlo anche io».
Da lì ha iniziato a gareggiare in varie discipline come: salto in alto, lancio del peso, lancio del disco, giavellotto, martello e martellone. Ha vinto campionati provinciali, regionali, nazionali ed internazionali, gra-zie anche ai sapienti consigli del tecnico ed amico Bacchiocchi. La sua è una giornata scandita dall’allenamento. Appena alzato fa ginnastica e movimenti a corpo libero. Poi, parte per la consueta camminata lungo le strade di S. Ippolito.
Altro punto fermo è l’allenamento in palestra a Fossombrone, un paio di volte la settimana, dove va insieme alla moglie: sono sicuramente tra i più longevi frequentatori di palestre nella nostra regione.
Giuseppe si allena anche alla pista “Zengarini” di Fano. Tra i suoi record più importanti vanno ricordati: il titolo di campione italiano di salto in lungo dove ha fissato anche il record mondiale per la sua categoria (superando con la misura di 2,14 metri il record raggiunto da un americano di 1,93 metri).
È campione italiano dei 60 m indoor ed ha ottenuto anche il record italiano di lancio del giavellotto. Giuseppe, per principio, dice di non accettare la vecchiaia. Lui si definisce longevo. «Fino ad 80 anni si è anziani, da 80 anni in poi si è longevi, non vecchi – dice – È più mortificante dire che uno è vecchio!».
Il suo coach Bacchiocchi ci racconta che «Giuseppe ha un forza di volontà incredibile, a volte è lui che mi sprona a guardare oltre, ad obiettivi ambiziosi, anche nell’attività del gruppo di atletica».
Giuseppe avanza una sua proposta: «Visto che lo sport è sinonimo di salute e chi fa sport non va all’ospedale, si dovrebbero poter detrarre tutte le spese “sportive” dalla propria dichiarazione dei redditi».
Oltre ai meriti sportivi, che gli vanno sicuramente riconosciuti, Giuseppe rappresenta una bell’esempio di determinazione, di come sia importante mantenersi attivi, non solo fisicamente, per vivere serenamente la fase, come dice lui, “longeva”. Ma il vero segreto sta in una sua battuta finale: «Sono una persona estremamente curiosa e la curiosità è il segreto della vita».