A Pesaro, il caso della cittadina giapponese che pulisce in centro diventa politico
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Da giorni, pare che pulisca le zone intorno alla piazza dove spesso qualcuno butta impropriamente cicche di sigarette o cartacce. Il senso civico è fondamentale per avere una città sempre più bella e pulita. Se mi aiutate a rintracciarla fareste un favore a tutti, il cambiamento parte dai piccoli ma grandi gesti di persone così”.
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“Capita, a volte, che i social generino mostri. Ieri sono circolate le foto di una signora giapponese, Natsuko Takase, residente a Pesaro intenta a ripulire le strade della sua città d’adozione con scopa e paletta.
Nel mondo reale quelle foto attestano che Pesaro è una città sporca e autorizzano a porsi qualche dubbio sull’utilizzo dei 17 milioni di euro che ogni anno vengono riversati a Marche Multiservizi per la pulizia delle vie e delle piazze cittadine.
Nella realtà virtuale – continua Cangini – succede invece che il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, annunci, ovviamente sui social, un attestato di benemerenza alla zelante giapponese sostenendo che ‘i cittadini hanno il diritto di avere una città pulita’. Come se quel diritto fosse stato violato da chissà chi e non dallo stesso sindaco, cui compete il dovere di tenere pulita la città.
Caro Ricci – conclude Cangini occhio: la parabola del suo alter ego Matteo Renzi dovrebbe averle insegnato che la furbizia e la sistematica deformazione della realtà alla lunga non pagano!”.