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A Montebello apertura straordinaria del Palazzo Ducale

Il Palazzo è stato residenza di Lavinia Feltria Della Rovere dal 1609 al 1632. Apertura straordinaria 29 e 30 luglio

palazzo montebello DA SX BARONI, PATREGNANI E SEBASTIANELLI AL PALAZZO DUCALE
da sinistra: Baroni, Patregnani, Sebastianelli a Palazzo Ducale

TERRE ROVERESCHE – Apertura straordinaria al pubblico del Palazzo Ducale di Montebello, nell’omonimo borgo di Terre Roveresche.

Sabato 29 e domenica 30 luglio lo storico edificio sarà fruibile gratuitamente dalle 17 alle 20 per la visita al piano nobile e ammirare una mostra allestita al suo interno con antiche opere pittoriche “a tema roveresco” provenienti da importanti collezioni private, inaugurata ieri pomeriggio, in occasione della tradizionale Festa di Sant’Anna.

Il Palazzo Ducale è stato acquistato nel 2022 dal Comune di Terre Roveresche e verrà adibito a scopi museali, espositivi e culturali.

TAGLIO DEL NASTRO MOSTRA A PALAZZO DUCALE
Il taglio del nastro

Recentissimo (aprile 2023) è il suo ingresso nella Rete degli Istituti e Luoghi della Cultura della Regione Marche, come parte dell’aggregazione di Comuni che vede Gradara capofila.

Posto sulle colline prospicienti l’antica via Flaminia, fu eretto nel corso del XV secolo sui resti di una precedente torre-fortezza di età Malatestiana. Passato di mano ad alcuni dei più importanti signori e condottieri del Rinascimento italiano (da papa Pio II a Federico III da Montefeltro, da Cesare Borgia a Guidobaldo II della Rovere), nel Cinquecento fu sede del potente conte di Montebello, Antonio Stati.

A lui si devono le magnifiche decorazioni a stucco realizzate nel piano nobile dal grande plasticatore marchigiano Federico Brandani.

VISITATORI AL PALAZZO DUCALE DI MONTEBELLO
Visitatori ammirano le stanze del piano nobile

Successivamente, fu sede dell’esilio dorato dell’ultima principessa del Ducato di Urbino, Lavinia Feltria della Rovere, sorella vedova del duca Francesco Maria II, che qui visse tra il 1609 e il 1632.

Il sito ha riscosso anche l’apprezzamento del Sottosegretario di Stato a musei, arte e cultura, Vittorio Sgarbi, autore di una visita notturna al palazzo.

“E’ un luogo dimenticato, che presenta elementi decorativi straordinari ed enfatici – ha detto -. Ed è un’impresa assolutamente meritoria che un sindaco abbia acquistato al Comune e presenti il Palazzo mentre è in corso il restauro, che noi dovremo assolutamente sostenere”.

“Le parole del Sottosegretario ci fanno enormemente piacere e l’auspicio è che dal Governo arrivino davvero risorse per il recupero interno – evidenzia il primo cittadino Antonio Sebastianelli -. Le aperture straordinarie di questi giorni rappresentano una piccola anticipazione del ruolo che potrà assumere il nostro Palazzo al termine dei lavori.

Con l’acquisto della struttura nel settembre scorso abbiamo scongiurato la sua trasformazione in un hotel e gettato le basi per il pieno recupero degli elementi storici e artistici con l’obiettivo, ulteriore, di farne un sito culturale di prestigio”.

L’assessore alla cultura e al turismo Claudio Patregnani, aggiunge: “Inizia un percorso per la riscoperta e la valorizzazione della residenza di Lavinia Feltria Della Rovere e, con essa, dell’intero borgo di Montebello, da troppi decenni rimasto ai margini e spogliatosi progressivamente a livello demografico e di servizi”.

Luca Baroni, direttore per la Rete degli Istituti e Luoghi della Cultura della Regione Marche, nonché curatore del progetto di ripristino del Palazzo, commenta: “Questa struttura costituisce senza dubbio una delle più preziose testimonianze per lo studio dell’architettura militare, civile e della decorazione plastica nel ducato di Urbino tra Quattro e Seicento.

È un onore poter annoverare un simile gioiello nella Rete degli Istituti e Luoghi della cultura delle Marche; strumento che, speriamo, saprà conferire nuova visibilità a un luogo rimasto finora escluso dai flussi turistici e culturali. Siamo al lavoro per presentare entro l’anno un progetto di riallestimento del palazzo e un calendario di eventi e attività espositive adatte alla magia del luogo”.

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