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A Lucrezia sei famiglie, senza acqua potabile e fogne, scrivono al Prefetto

Da anni i residenti di via Corvina a Lucrezia inviano lettere agli amministratori locali senza esito. Ora hanno deciso di scrivere al Prefetto.

via corvina cartelloLUCREZIA – Famiglie senza acqua potabile e senza fogne. Nel 2021 sembra una cosa inconcepibile, eppure è questa la situazione di sei famiglie del comune di Cartoceto. L’esasperazione le ha spinte a scrivere al Prefetto di Pesaro e Urbino per rappresentargli la loro situazione che va avanti ormai da troppi anni.

Si tratta di sei famiglie di Lucrezia, residenti in via Corvina, che chiedono di poter allacciare le proprie abitazioni all’acquedotto e alla rete fognaria come ci segnala il signor Remo Nedi.

Il problema maggiore è sicuramente rappresentato dall’impossibilità di avere acqua potabile. I pozzi privati da cui i residenti attingono, ogni famiglia ne ha uno, evidenziano la presenza di nitrati, trattandosi di una zona agricola, e di batteri coliformi. Pertanto l’acqua dei loro pozzi non è sicuramente potabile.

“Nel 2021 – scrivono le famiglie al Prefetto di Pesaro – ci sembra alquanto improprio non avere ancora l’acqua corrente e potabile in casa. Siamo costretti ad utilizzare bottiglie di plastica o vetro che, oltre ad un costo esoso, sono anche inquinanti. […] Ci spiace soprattutto perché la rete idrica dista poche centinaia di metri. Solo come esempio una vicina di casa sta aspettando l’acqua potabile dal 1990”.

Il caso delle sei famiglie di Lucrezia prive di acqua potabile e fogne è conosciuto da tutti gli amministratori comunali di Cartoceto che nel tempo si sono succeduti.

Nel 2017 il comune ha chiesto a Marche Multiservizi di inserire l’opera nel piano di interventi e Marche Multiservizi. In una lettera del 2019, in risposta alle famiglie, si ricordava che fosse necessario programmare l’intervento dei lavori da parte della Autorità d’Ambito, cosa che, ad oggi, non è avvenuta. Sta di fatto che, in questa sorta di girone dantesco, le sei famiglie non hanno ancora l’acqua potabile.

Nella comunicazione tra Comune e Marche Multiservizi si fa riferimento ad un costo dei lavori pari a 158mila euro per l’estensione della rete idrica, delle fognature e della rete gas. Se ad oggi non è ancora stato realizzato verrebbe da chiedersi se si tratti di un importo considerato eccessivo da investire per sole sei famiglie, in totale 15 anime.

Come la si metta, però, la situazione stride fortemente con una raccomandazione a livello mondiale inserita dalle Nazioni Unite all’interno dell’Agenda2030, i 17 obiettivi ambiziosi da raggiungere per uno sviluppo sostenibile.

L’obiettivo 6 parla esplicitamente di acqua potabile e servizi igienico-sanitari per tutti. Quando pensiamo a questi servizi essenziali siamo convinti che siano solo le zone più povere del mondo ad esserne sprovvisti, eppure anche a casa nostra, anche in via Corvina, a Lucrezia, mancano.

La famiglie sono comunque fiduciose che questo loro appello sarà ascoltato dal Prefetto di Pesaro e Urbino il quale potrebbe davvero dare una svolta a questa incresciosa situazione.

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