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Salute mentale, il caso del giovane diciottenne “ribelle” di Fano

La riflessione di Vito Inserra dell’Associazione Libera.mente. Le Marche punultime a livello nazionale per spesa nella salute mentale.

Vito Inserra associazione liberamente
Vito Inserra, Presidente dell’Associazione Libera.Mente

FANO – “Premesso che un ricovero nel reparto di psichiatria non debba scandalizzare nessuno, trattandosi di specialistica medicale come lo sono altre specialistiche ed invece ancora scatta una pruriginosa meraviglia ogni volta che avvengono fatti collegati ad accadimenti come quello di questo diciottenne che dopo avere preso una posizione radicale e manifestandola apertamente e in modo disturbante viene letto subito sopra le righe e quindi ‘istituzionalizzato’ con il ricovero in psichiatria, e se il ragazzo non è d’accordo ecco la scelta della via più comoda e corta che è quella di un sicuro trattamento sanitario obbligatorio.

No non funziona così, la letteratura in questi casi prevede l’ascolto immediato della persona e anche con tempi lunghi e necessari a fare abbassare i livelli dell’accadimento. Due ore non sono bastate a convincerlo?, bene si prosegua con tutto il tempo e la pazienza della relazione necessari.

Non ci sono risorse umane e disponibilità di servizi di territorio adeguati? Non è una giustificazione per passare in breve alle ‘vie di fatto’ come è accaduto con questo giovane che non voleva fare la guerra ai marziani o proclamarsi Napoleone visto il periodo.

Voleva solo, in modo evidente e scomodo per tutti, dire che la nostra Carta va attesa anche nelle libertà personali.

Questo giovane era in quei momenti pericoloso, per se stesso prima di tutto, e anche per altre persone? Questo giovane aveva bisogno di assistenza medicale e farmacologica eventuale adeguata? Questo giovane non poteva ricevere assistenza adeguata in quel contesto del fatto accaduto? Beh, è in questi casi che scatta l’obbligo coatto sanitario.

Insomma non prendiamo l’abitudine a dare risposte brevi per questioni che invece necessitano di ponderazione di calma di preparazione all’ascolto di cultura di salute e non di malattia.

E’ difficile e impegnativo ciò? Sì lo è e tale comportamento fa la differenza tra una medicina di territorio civile e adeguata e una medicina vista solo e principalmente come correzione e non come salute e guarigione.

Due numeri sul contesto psichiatria nella regione Marche: la spesa totale per la salute mentale nella nostra regione ci vede al penultimo posto nella graduatoria nazionale con il cinquanta per cento in meno di spesa, 150 mln di euro previsti, 75 quelli investiti in questo campo; 1050 circa gli operatori necessari 700 sono invece quelli disponibili in tutta la regione. Non sono punti questi due di rivendicazione, essi sono i fondamentali previsti dal DPR 1999\2000 che si chiama POSM (progetto obiettivo salute mentale).

Si porti subito questo ragazzo in seno alla sua famiglia e si assista lui e i suoi cari con quella prossimità necessaria e di civiltà!”

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