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A Fossombrone inaugura LucinCircolo

Un anello stradale di illuminazioni, video mapping e installazioni artistiche per segnare e segnalare il percorso caratterizzato dai musei della città

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Proiezioni sulla facciata di San Filippo

FOSSOMBRONE – Giovedì 27 luglio, alle ore 21, inaugura “LucinCircolo”, un anello stradale costituito da illuminazioni, video mapping e installazioni artistiche per segnare e segnalare una parte del centro storico caratterizzato dai suoi musei: Chiesa di San Filippo, Casa museo-Quadreria Cesarini, Museo Archeologico, Pinacoteca Vernarecci.

Il percorso verrà accompagnato, partendo dal logo rappresentativo di Fossombrone Città Felice, in cui è stato individuato il colore rosso a identificazione dei luoghi della cultura del Comune, da lampade dell’illuminazione pubblica a basso impatto energetico, di colore rosso.

Rimarrà così un filo che condurrà per mano la curiosità dei visitatori fino ad accompagnarli attraverso la città di Fossombrone.

Il progetto è promosso e cofinanziato dalla Regione Marche e dal Comune di Fossombrone, in collaborazione con l’Accademia Raffaello e con il contributo di Illumia.

Le mostre sono curate da Riccardo Tonti Bandini, mentre le installazioni artistiche sono di Andrea Solomita e Emiliano Pascucci con Beacon. Hanno collaborato Fotografi Paci e il direttore onorario dei musei di Fossombrone Anna Matteucci. L’organizzazione è affidata a Sinopia.

Seguendo l’itinerario “LucinCircolo” il visitatore raggiunge le maggiori attrazioni della città e i luoghi meno noti del centro storico. Tutto ciò grazie all’uso della luce in maniera creativa e in uno spirito di risparmio energetico, come strumento di rigenerazione urbana e come occasione di riscoperta dell’identità culturale degli abitanti residenti.

Il progetto si inserisce nell’ambito del programma di promozione turistica Fossombrone Città Felice e le attività collegate saranno coerenti con la programmazione delle principali ricorrenze delle città e dei principali eventi di attrazione turistica.

Nel percorso di luce saranno allestite anche tre mostre diffuse dal titolo “The Ring” a cura di Riccardo Tonti Bandini, con opere di quattro giovani artisti che valorizzeranno i contesti dell’identità urbana.

La Quadreria Cesarini sarà il polo di congiunzione dei tre solo show di Noa Pane (1983), Pengpeng Wang (1991) e il duo ME(A)LS costituito da Elena Manfrè (1997) e Lorenzo Sbroiavacca (1989). Le mostre saranno visitabili fino al 31 agosto.

IL PERCORSO “LUCINCIRCOLO”

Il nuovo percorso di luce tocca i luoghi più rappresentativi del patrimonio museale e monumentale della città. Il Museo Archeologico è il luogo dove si conservano le testimonianze artistiche e architettoniche di un sito reso importante proprio dell’attraversamento di una strada consolare, prefigurazione della città nuova come luogo dove passare e sostare, sia che ci si diriga all’interno verso Urbino o il Furlo sia che ci si approssimi alla costa.

In continuità con questo è la Pinacoteca Vernarecci ospitata nella Corte alta dove, mettendo in luce sia l’edificio che il cospicuo patrimonio pittorico, si mette in rete la città con l’Italia delle signorie e delle grandi committenze.

Dai musei di conservazione si passa poi a due siti che permettono esperienze uniche. Si inizia dalla Chiesa di San Filippo, un complesso ecclesiale che permette un’immersione multisensoriale fatta di immagini, spazi e suoni in grado di far rivivere la capacità di impressionare di una religiosità, quella dei Filippini, che affida alla teatralità il suo ruolo educativo.

Attraversando il corso, arteria vitale della città, quasi per uscire dall’abitato, si entra in Casa Cesarini e si rivive un tempo già lontano seppur vicino negli spazi della collezione e della promozione delle arti contemporanee.

LE MOSTRE “The Ring”

a cura di Riccardo Tonti Bandini

Le tre mostre diffuse nel percorso di luce uniscono il centro storico, la cittadinanza e i luoghi principali dell’identità culturale di Fossombrone.

La Quadreria Cesarini sarà il polo di congiunzione dei tre solo show di Noa Pane (1983), Pengpeng Wang (1991) e il duo ME(A)LS costituito da Elena Manfrè (1997) e Lorenzo Sbroiavacca (1989).

La luce è lo strumento con il quale questi quattro artisti indagano la dimensione dei rapporti privati, del singolo, in relazione alla dimensione dei rapporti della collettività, dello spazio comune.

All’interno della mostra di Noa Pane è prevista anche la mostra interattiva “What the future wants”, risultato di un workshop realizzato insieme con 200 giovani di età compresa tra i 13 e i 18 anni.

La mostra è prodotta da “Tactical tech”, organizzazione no profit che mira a mettere i giovani alla guida del loro futuro digitale attraverso l’educazione, la cocreazione e lo sviluppo di capacità.

“What the Future Wants” esplora le domande chiave al centro dell’esperienza digitale dei ragazzi: com’è crescere in un mondo digitale? Che impatto ha su di te? E nel tuo futuro digitale, cosa vorresti cambiare e cosa vorresti proteggere? Lavorare sull’alfabetizzazione digitale significa fornire alle nuove generazioni degli strumenti utili per pensare in modo critico e proattivo all’ambiente digitale in cui vivere ora e in futuro.

In un momento di sviluppo cruciale, come quello che stiamo attraversando, la scarsa attenzione su questi temi li espone alla gestione di una serie di sfide: l’abitudine alla tecnologia, la dipendenza, la misinformazione, la profilazione, la discriminazione e non da ultimo, la sorveglianza dei dati sensibili.

Per informazioni: tel. 0721 723226 – email urbanistica@comune.fossombrone.ps.it – www.comune.fossombrone.ps.it

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