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A Carrara spunta il progetto di una nuova centrale di accumulo

La denuncia di Davide Delvecchio dell'UDC provinciale. Previsto un campo fotovoltaico di 45 ettari ed un nuovo impianto di accumulo accanto alla centrale esistente di Carrara

impianto carrara diciture okFANO – “Nel silenzio del Sindaco, della giunta e della maggioranza fanese – afferma Davide Delvecchio ex consigliere comunale e coordinatore provinciale dell’UDC – è stato presentato presso gli uffici del Comune di Fano un grande progetto di installazione di campo fotovoltaico su 45 ettari tra il Comune di Cartoceto e di Fano tra la via Cannelle, via Cereto, Via Morola e Strada Provinciale per Mombaroccio.

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto costituito da un campo fotovoltaico di 45 ettari, ma soprattutto prevede la realizzazione di un impianto di accumulo elettrochimico dell’energia elettrica (BESS), di potenza nominale complessiva di 28,38 MWp ubicato a Carrara a fianco alla centrale elettrica esistente, in mezzo alle abitazioni esistenti.

La procedura di VIA  – continua Delvecchio – scadrà il giorno 8 ottobre 2022, pubblicata all’albo pretorio del Comune di Fano il 10 settembre 2022 e sull’albo pretorio della Regione Marche il 15 settembre 2022, termine ultimo per presentare le osservazioni.

La connessione dell’impianto avverrà mediante cavo interrato MT che si estenderà lungo la viabilità pubblica sulla strada provinciale per mombaroccio n.80 per un percorso di circa 3,3 km fino alla SSE e poi in antenna a 132 kV (gestita a 120 kV) alla stazione di trasformazione della RTN 380/132 kV Fano E.T. L’allaccio alla sottostazione di smistamento corrente elettrica di Terna del comune di Fano avverrà mediante cavo interrato AT di circa 620 m.

L’impianto BESS di circa 1 ettaro ed alto 7 metri è un impianto di accumulo elettrochimico di energia, ovvero un impianto costituito da sottosistemi, apparecchiature e dispositivi necessari all’immagazzinamento dell’energia elettrica in media tensione con accumulatori di batterie al litio, composta da celle elettrochimiche.

Evidentemente – agguinge Delvecchio – per la Giunta Fanese non era sufficiente l’adriatik link, per fare preoccupare i cittadini, anche un ulteriore impianto di accumulo, ubicato in mezzo ad una popolazione di 1800 abitanti tra Carrara di Fano, Torno e Falcineto doveva autorizzare.

Sembra chiaro che sia molto approssimativo il progetto ad una prima lettura, rilevazioni del rumore di soli 15 minuti, rilievi fotografici senza fare apparire le abitazioni adiacenti, pozzi comunali non dichiarati, zone archeologiche non specificate, il Comune di Fano deve chiedere la sospensione della procedura in attesa di una verifica approfondita dei requisiti utilizzati per presentare il progetto.

Chiederò da subito – conclude un incontro con il Sindaco per verificare questa ulteriore situazione che penalizza ancora una volta la nostra comunità”

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