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Area Marina Protetta del Conero, il passo del gambero della Regione

La nota dell'Alleanza della Associazioni Ambientaliste Marchigiane sulla mozione approvata in consiglio regionale.

conero area marina protettaANCONA – “In virtù dei suoi 174 km di costa, nelle Marche il “Sistema Mare” costituisce una vera e propria risorsa. La blue economy deve diventare una delle leve di crescita dell’economia regionale e per questo occorre ragionare in un’ottica globale”, così afferma il programma politico presentato alle elezioni regionali dal centrodestra.

Invece la nuova maggioranza di governo tradisce subito l’impegno con i cittadini alla blue economy appoggiando le posizioni contrarie, da parte dei comuni di Ancona, Numana e Sirolo, alla realizzazione della Area Marina Protetta “Costa del Conero”, prevista fin dal 1991!

Le affermazioni contenute nella mozione approvata in Consiglio Regionale sono destituite di fondamento, quando non false:

– i divieti e le modifiche alla fruibilità ed agli usi sono solo ipotesi perché oggi non esiste alcun regolamento che dovrà essere concordato in Conferenza Unificata tra Ministero, Comuni e Regione, prima della istituzione dell’AMP;

– la limitazione al flusso turistico dovuta alla AMP è sconfessato dall’intervento a favore da parte della presidente della Associazione Albergatori della Riviera del Conero;

– la associazione dei pescatori professionali più interessati, quella di Portonovo, si è espressa a favore dell’AMP;

– la costituzione dell’AMP non comporterebbe un sistema di gestione dispendioso poiché sono già presenti istituzioni pubbliche che possono svolgere il ruolo e che possono usufruire dei 350.000 euro posti a disposizione dal Ministero fin dal 2014;

– la costituzione di una Zona di Tutela Biologica al posto dell’AMP, è simile alla costituzione di una riserva naturale (solo vincoli) al posto di un parco ove ai vincoli sono associate iniziative di sviluppo e valorizzazione a favore del territorio, in questo caso della costa.

Sorprende quindi il fatto, che a fronte di tutto quello che avviene, dai cambiamenti climatici alla pandemia, alla necessità di una “sempre maggiore difesa e valorizzazione dell’ambiente marino e della fauna ittica” (come afferma l’incipit della mozione approvata n.17/2020) la scelta sia quella di fare il contrario, proteggendo alcuni peraltro piccoli interessi personali e di lobby ed agitando spettri (non raccoglierete più i moscioli!) ad uso del popolo.

Ma il popolo è più intelligente di alcuni presunti loro rappresentanti tanto è vero che una petizione su charge.org, a favore dell’AMP, in una settimana ha già raccolto ben 13.000 firme.

L’Alleanza appoggerà tutte le iniziative che il locale Comitato per la AMP intenderà assumere, per riuscire a raggiungere l’obiettivo, con il pieno coinvolgimento dei cittadini”.

La Alleanza delle Associazioni Ambientaliste Marchigiane: Club Alpino Italiano, Federazione Naz. Pro Natura, Gruppo di Intervento Giuridico, Italia Nostra, Lega Anti Caccia, Lega Anti Vivisezione, Legambiente, Lipu, Lupus in Fabula, Salviamo il Paesaggio, WWF Italia, ENPA.

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